Si legge nel comunicato della Regione Marche per il BIT 2025: “Il filo conduttore sarà l’offerta turistica esperienziale delle Marche, con un focus su benessere e qualità della vita, valori distintivi del territorio e in particolare dei suoi borghi.” Anche Active Valley si prodiga in tal senso ma in maniera più complessa.

A distanza di diversi anni il “turismo esperienziale” è ora diventato una componente dominante nel panorama turistico mondiale e italiano. Un termine diventato così trendy tanto che ogni cosa è diventata “experience”: basta aggiungere la parola e hai aggiornato l’offerta anche se si stratta della solita tradizionale visita guidata e di una normale passeggiata nei boschi.

Per cui oggi tutti i turismi sono caratterizzati dall’esperienzialità mistificando il valore identificativo che questo termine aveva contenuto alla sua origine, ovvero appunto un’immersione più profonda e relazionale con la cultura, le persone e i multi-tematismi specifici che caratterizzano ogni località (cd turismo trasformazionale).

Active Valley sostiene e promuove la prossimità come valore (vd art. precedente) ed ha studiato alcuni strumenti per uscire dalla improvvisazione, adottando alla fine Storyliving Experience, un disciplinare, innovativo e completo di tutti gli ingredienti utili a vivere insieme una storia indimenticabile.

Creato da Maurizio Testa ideatore del Progetto Artès, il disciplinare è l’evoluzione dello Storytelling che intende l’azione di raccontare una storia dove qualcuno intrattiene e racconta mentre il pubblico assiste, ascolta e forse partecipa con le proprie emozioni. Nello Storyliving invece dall’ascolto di una storia si passa ad essere protagonisti della storia che si sta svolgendo da cui lo slogan “Storie da vivere insieme”. Il ConsumATTore (due T) diventa quindi protagonista e responsabile di compiere un’impresa, realizzando una serie di attività esperienziali che lo ingaggiano in modo molto attivo e coinvolgente.

Il disciplinare dunque è una vera innovazione pensata per alzare il livello di complessità dell’evento turistico restituendoci situazioni che danno forza alle emozioni e quindi alla memorabilità del prodotto.

Per spiegare meglio ci aiutiamo con uno schema. Ci sono 4 quadranti differenti corrispondenti alle varie fasi dell’esperienza vissuta: da semplice intrattenimento ed apprendimento all’evasione ed alla estetica dell’esperienza. Man mano che si passa, in senso orario, dall’intrattenersi ad ascoltare ed apprendere storie nuove su determinati prodotti (il vino, la terracotta, la fava, la pasta) si giunge in taluni casi a vivere l’esperienza direttamente con i cinque sensi (es. lavorando la terracotta), fino a vivere quelle particolari sensazioni che proviamo quando entriamo in contatto con qualcosa che percepiamo come bello, significativo o che ci suscita emozioni intense: è l’esperienza estetica, ossia aver trasformato qualcosa con le proprie mani.

Active Valley nel corso degli eventi di primavera proporrà quest’approccio professionale mettendo insieme tematismi, escursionismo, attori, genius loci e mezzi di trasporto (piedi, bici e cavallo).

3. continua

di Alberto Di Capua