Active Valley. I pilastri del ‘turismo di prossimità’
Natura, artigianato, arte, cultura, storia, enogastronomia, spiritualità, emozioni coniugati a percorsi in bici, a piedi, a cavallo
![Active Valley - Turismo di prossimità - Escursioni in bicicletta](https://www.senigallianotizie.it/articoli/2025/01/20250128-active-valley-5-430x323.jpg?badd6b)
Prendendo le mosse dal precedente articolo, a proposito del ‘turismo di prossimità’, quale strada maestra per un turismo esperienziale, professionale e sostenibile, vale la pena approfondire perché questo tipo di turismo ha a che fare con la sostenibilità.
Il turismo di sostenibilità “..è più di un tipo di turismo; si tratta di un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’ambiente soprattutto a favore delle persone che vi vivono entrando in relazione con le comunità locali, condividendo il più possibile la loro vita” (Renata Salvarani Università Europa di Roma)
Lo standard GSTC (Global Sustainable Tourism Council) è stato creato per promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale del sistema turistico. Esso è riconosciuto a livello globale e per ottenerne la certificazione significa coinvolgere e motivare tutti i portatori d’interesse del territorio ad adottare pratiche di turismo esperienziale professionale che a loro volta contribuiranno a creare una maggiore attrattività per un segmento di clientela ad alto valore economico, etico e sociale.
Quali sono gli elementi che vanno a sovrapporre i criteri del turismo esperienziale a quelli del turismo sostenibile? le relazioni con il territorio; il ‘genius loci’ radicato nei numerosi tematismi locali; la temporaneità civica che consente al turista di immergersi nel contesto e nel rapporto con i ‘locals’; ed infine, la trasformazione del turista che ha fatto propria la ricchezza delle sue esperienze tanto da trasformarlo in una persona culturalmente e socialmente diversa.
Il progetto Active Valley fa suoi questi quattro elementi: coniugando gli otto tematismi individuati (natura, artigianato, arte, cultura, storia, enogastronomia, spiritualità, emozioni) con i percorsi in bici, a piedi e a cavallo (ogni percorso proposto prevede almeno due tematismi); coinvolgendo i portatori d’interesse pubblici (comuni), privati (imprese del territorio), del terzo settore (associazioni di volontariato residenti) e la comunità locale (in occasione di fiere e manifestazioni locali); adottando un disciplinare che compie un importante passo in avanti, perchè centra l’esperienza non più sul racconto di una storia (storytelling) ma sull’essere protagonisti della storia che si sta svolgendo (storyliving experience).
Torneremo di nuovo a parlare di questo disciplinare, pensato per elevare il livello di complessità dell’evento turistico restituendo situazioni che danno forza all’emozioni e quindi alla memorabilità del prodotto che è poi il presupposto per una fidelizzazione e un passaparola naturale da parte del cliente.
2- continua
di Alberto Di Capua
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