Nel primo pomeriggio di giovedì 9 gennaio è stato presentato alla stampa Mauro Antonioli, il nuovo allenatore della Vigor Senigallia.

“Lo abbiamo scelto perché crediamo sia la persona ideale per continuare il lavoro svolto da Aldo Clementi, al quale rivolgo un saluto affettuoso. Ha lasciato un’impronta significativa nella storia della Vigor”, ha dichiarato il direttore sportivo Roberto Moroni.

Quest’ultimo ha espresso rammarico per le dimissioni del vice allenatore Fabio Giulietti, che sarà sostituito da Andrea Lazzari, già parte dello staff come collaboratore tecnico. “In questi mesi ho imparato molto”, ha commentato Lazzari, ex giocatore dell’Atalanta. Anche il preparatore dei portieri Andrea Argentati ha lasciato il suo incarico, e sono in corso valutazioni su un paio di nomi per la sostituzione. Il preparatore atletico Massimo Massi, invece, ha deciso di rimanere. “Cercheremo di garantire continuità al lavoro svolto finora”, ha sottolineato Massi.

“Ci aspettiamo una reazione dalla squadra e magari un miglioramento in classifica – ha proseguito Moroni –. Antonioli potrebbe restare anche nella prossima stagione, ma lo valuteremo più avanti insieme. Non abbiamo fissato obiettivi specifici per ora”.

Antonioli, esonerato dal Ravenna nell’ottobre 2024, ha aperto la conferenza con un’analisi personale: “Vengo da un’esperienza poco positiva, ma che mi ha fatto riflettere su come migliorare, dandomi una forte motivazione. Avere con me due collaboratori di Clementi sarà un grande aiuto. Conosco i risultati importanti ottenuti dal mio predecessore e il livello di gioco espresso dalla squadra, quindi non ho intenzione di stravolgere il suo lavoro. Mi piacciono le squadre che propongono un gioco attivo, e credo che un allenatore debba adattare il modulo alle caratteristiche dei giocatori, con flessibilità”.

“Più che gli schemi e la tecnica, però, contano il carattere e le motivazioni – ha aggiunto Antonioli –. Da questo punto di vista, mi aspetto molto dalla squadra. Voglio vedere una reazione forte sotto il profilo caratteriale. La classifica non è preoccupante, ma la partita contro l’Avezzano sarà impegnativa. Voglio una squadra che dia tutto in campo. Quanto al mercato, è ancora presto per parlarne. Prima voglio conoscere da vicino i giocatori che ho a disposizione. Conoscerli di nome, come nel caso di Gabbianelli che avevo già cercato in passato per un’altra squadra, è una cosa; lavorare con loro è un’altra”.