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Maggioranza dopo via libera al bilancio: “Dall’opposizione nessuna contro-manovra”

"Presentati meri atti di indirizzo, perchè incapaci a preparare emendamenti sostanziali. La solita propaganda"

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Consiglio comunale

Annunciata con grande enfasi durante una conferenza stampa, la contro-manovra proposta dalla minoranza si è però scontrata con il muro dei pareri tecnici.

Ciò che ci ha sorpreso è che, dopo tanti anni di esperienza in consiglio, ci si sarebbe aspettati che Romano e gli altri consiglieri di minoranza comprendessero l’importanza di un principio fondamentale: ogni emendamento o risoluzione sul bilancio deve sempre prevedere, accanto a una maggiore spesa, una corrispondente maggiore entrata o una riduzione della spesa in altro settore.

Purtroppo, ci sbagliavamo. Non avevamo tenuto conto del fatto che la minoranza sembra più interessata a motivazioni propagandistiche che a proposte concrete e strutturate. È così che si è consumata l’ennesima figuraccia per i gruppi di minoranza: ben tre delle quattro risoluzioni annunciate in conferenza stampa hanno ricevuto parere negativo, non solo dal responsabile del procedimento, ma addirittura dall’organo dei revisori contabili e dall’ufficio bilancio. Di conseguenza, il capogruppo della minoranza ha dovuto trasformare le risoluzioni in atti di mero indirizzo politico.

Anche un emendamento, quello relativo alla piscina delle Saline, ha ricevuto un parere negativo da parte dell’organismo tecnico.

Questo grave errore, commesso da Romano e dagli altri consiglieri di minoranza, evidenzia ancora una volta la loro ricerca di visibilità mediatica, a scapito della preparazione e della sostanza delle proposte. È ormai evidente come i consiglieri di minoranza del nostro Comune preferiscano puntare più sulla campagna elettorale che su un reale studio e approfondimento delle questioni. Sostenere posizioni, anche quelle palesemente infondate, è ormai diventato il loro modus operandi.

Inoltre, lo strumento dell’atto di indirizzo utilizzato dalla minoranza ha un’incidenza quasi nulla sul bilancio, poiché non ha la possibilità di modificarlo.
Se i gruppi di minoranza avessero realmente voluto proporre misure come tariffe agevolate per gli asili nido o l’innalzamento dell’esenzione IRPEF da 13 a 15 mila euro, avrebbero dovuto presentare emendamenti specifici al bilancio stesso.

Non crediamo che questa scelta sia stata frutto di un errore, ma piuttosto di una strategia mirata: la minoranza ha scelto l’atto di indirizzo proprio perché le loro proposte hanno una finalità principalmente propagandistica, e non pratica.

Speriamo che questo ennesimo inciampo possa servire da lezione. Per il bene della città, è ora che i gruppi di minoranza arrivino in consiglio più preparati, con proposte concrete e attuabili, lasciando da parte i proclami vuoti.

I gruppi di maggioranza FDI-Lega-Forza Italia-La Civica

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