Il sindaco Massimo Olivetti e il suo vice ed assessore allo sport Riccardo Pizzi hanno reso note, durante il Consiglio Comunale del 30 dicembre, alcune novità sulla vicenda relativa alla situazione della Piscina Saline, chiusa da inizio novembre a causa del crollo di parte del controsoffitto in uno degli spogliatoi.

Gli esponenti della Giunta Comunale, chiamati più volte in causa dall’opposizione sull’argomento durante la discussione per l’approvazione del Bilancio Comunale, hanno infatti confermato di aver ricevuto una perizia tecnica da parte del gestore (Saline SC Senigallia), nella quale si afferma che la Piscina Saline non può essere riaperta a meno di portare a termine un intervento il cui costo viene stimato, nel documento, in oltre 400mila euro.

Ebbene, il Comune di Senigallia ha individuato un ingegnere a cui affidare lo svolgimento di un sopralluogo e la redazione di una conseguente relazione, per verificare o meno l’attendibilità delle risultanze della perizia di parte.

Il sindaco Olivetti ha affermato che il documento redatto per conto del gestore potrebbe essere una mossa dilatoria, la quale dipinge una gravità della situazione che potrebbe non essere realmente riscontrata. Se così fosse, la Piscina Saline potrebbe aver bisogno di interventi di impatto decisamente minore sia in termini di tempo che economico, che consentirebbero una riapertura più celere. Se, invece, fosse confermata la criticità strutturale riscontrata nell’impianto natatorio, “sarebbe un problema davvero grosso” ha sottolineato il sindaco, riferendosi anche a una serie di certificazioni che alla piscina sono state assegnate nel corso del tempo, consentendone l’utilizzo negli ultimi 20 anni, dopo l’inaugurazione avvenuta a marzo 2005.

Il vicesindaco e assessore Pizzi, confermando quando affermato da Olivetti, ha inoltre informato il Consiglio Comunale che tale sopralluogo è fissato per il 9 gennaio 2025.