Un piccolo, poetico regalo di Natale per i beneficiari del progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) di Senigallia e dell’Ambito territoriale: un pomeriggio al cinema,

tutti insieme, una cinquantina di persone circa tra grandi e bambini, per condividere l’emozione del grande schermo con i propri operatori. Il film proiettato è stato “Hopper e il tempio perduto”, un film di animazione franco-belga che racconta la avventura di un giovane principe nato per metà pollo e metà lepre, che vuole dimostrare al padre adottivo, re Peter, di essere alla sua altezza: un’opera che è un inno alla diversità e, in modo gentile e originale, fa riflettere su molti temi a noi cari.

Alla base dell’idea, che è iniziata giovedì pomeriggio con la visione di “Hopper e il tempio perduto”, c’è lo stimolo ad avvicinare i beneficiari stranieri accolti nel progetto SAI, gestito da Fondazione Caritas per il Comune di Senigallia, alla bellezza del cinema, che rappresenta un passatempo, certamente, ma anche un momento di benessere, di meraviglia, di conoscenza, di socialità e di approfondimento della cultura e della lingua del nostro Paese.

Fare integrazione e accoglienza, secondo i principi del SAI, significa costruire percorsi di emancipazione del beneficiario e coinvolgere contemporaneamente le comunità del territorio, in un’ottica di accoglienza diffusa. Per questo i beneficiari, dopo questa prima visione natalizia insieme agli operatori, sono invitati e stimolati a seguire la programmazione del cinema e ad assistere alle proiezioni: un modo per farsi nuove amicizie, scambiarsi emozioni e idee dopo la visione, organizzarsi per un pomeriggio o una serata diversi dal solito. L’integrazione si sviluppa anche a partire dalle piccole cose e gli sguardi soddisfatti dei beneficiari usciti dal cinema ne sono chiara dimostrazione.