Il bilancio del 2024 del Centro di terapia del dolore dell’ospedale di Senigallia
Oltre duemila le visite effettuate nel corso dell'anno
Bilancio di attività molto positivo per il centro di terapia del dolore all’Ospedale di Senigallia. L’anno 2024 si chiude con circa 550 prime visite cup e un numero di circa 1.500 visite di controllo e di cicli infiltrativi.
Le novità ormai consolidate del lavoro sono diverse: la cura delle emicranie e delle nevralgie trigeminali con il blocco del ganglio sfenopatino che viene eseguito in ambulatorio, in modalità non invasiva, e la scrumbler thérapy per pazienti con dolore neuropatico cronico come le neuropatie diabetiche, erpetiche, le lombosciatalgie, le neuropatie da chemioterapici, l’arto fantasma ecc.. Anche questa metodica ha la caratteristica di essere mini invasiva, ambulatoriale e ripetibile.
Grazie alla stimolazione con specifici elettrodi si è in grado di intervenire direttamente sulla trasmissione centrale inviando informazioni di “non dolore”. Da gennaio scorso circa 16 pazienti hanno visto migliorata la propria qualità di vita con una metodica che ha l’ulteriore vantaggio di non prevedere l’assunzione di farmaci. A tutto ciò si aggiungono gli ambulatori per i pazienti oncologici. La presa in carico dei pazienti continua presso il loro domicilio in collaborazione con l’Assistenza Domiciliare e con l’Associazione Oncologica Senigalliese. Sono circa 100 le persone che invece afferiscono all’ambulatorio “cannabis” curato dal Dr. Filipponi per patologie dolorose croniche e malattie neuromuscolari. Infine sono da annoverare le attività che si svolgono in sala operatoria da oltre 10 anni: si tratta di procedure neuro modulatorie o neurolesive per dolori lombari o delle grandi articolazioni su pazienti non responsivi a terapia medica oppure su pazienti che per comorbilità associate non possono essere sottoposti ad interventi di protesizzazione articolare.
Nello specifico i nervi vengono storditi (neuromodulazione) oppure lesi (neurolesione) applicando del calore (onde a radiofrequenza) o del freddo (crioanalgesia). L’aspetto da sottolineare di questa vasta offerta terapeutica è l’ampliamento del bacino di utenza della terapia del dolore dell’Ospedale “Principe di Piemonte” di Senigallia: sono sempre più numerosi infatti i pazienti provenienti da fuori provincia e anche da fuori regione.
Altri progetti sono pronti per il prossimo anno ormai alle porte nel Centro di Terapia del dolore dell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione di Senigallia – diretto dalla Drssa Cristina Scala – e si fondano su una meticolosa formazione, attenzione ai pazienti e su una stretta collaborazione con i medici di medicina generale.
“Il centro di terapia del dolore negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento regionale per i servizi personalizzati erogati che puntano a migliorare la qualità di vita dei pazienti – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – l’impegno della Regione è volto al costante miglioramento delle terapie offerte ai cittadini e grazie alla grande competenza dei professionisti che lavorano presso la struttura, i cittadini possono contare su un centro di eccellenza dove c’è la massima attenzione all’umanizzazione delle cure”.
da: AST Ancona
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