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“Ponte Garibaldi, forzatura senza precedenti nella storia di Senigallia”

Dario Romano (Partito Democratico): "Acquaroli e Olivetti i responsabili"

Marche Notizie - Marchenotizie.info
Dario Romano

Sono passati quasi 365 giorni dalla nostra richiesta di convocazione della commissione sul nuovo ponte Garibaldi con il commissario Acquaroli e il suo vice Babini. Abbiamo contato innumerevoli occasioni in cui i 2 si sono presentati a Senigallia, per inaugurazioni, convegni, riunioni. Mai, però, per parlare alla città, al consiglio comunale e ai rappresentanti eletti dei cittadini. Ora abbiamo capito il perché: su Ponte Garibaldi si è consumato il più grande psicodramma della destra regionale e locale dal 2020 ad oggi. Il ponte si farà, come discusso dalla conferenza dei servizi di ieri. Ho chiesto immediatamente di visionare tutti gli atti della riunione, per vedere cosa effettivamente ci aspetta: a livello di funzionalità, sicuramente, grandissimi problemi, sia sul lato di via Rossini che su Portici Ercolani.

Nonostante gli appelli di professionisti (l’ultimo, in ordine cronologico, dell’autorevole architetto Abbo Romani), cittadini, Diocesi (sì, persino la Diocesi), associazioni, partiti, si è tirato dritto come se questo ponte fosse la sfida (elettorale) della vita. Un grave errore politicizzare questa opera, anche perché le conseguenze saranno vissute da tutti, a prescindere della propria appartenenza politica. Un altro ponte è possibile, lo si è dimostrato e lo si può dimostrare, con una soluzione temporanea in attesa della prossima realizzazione delle vasche di espansione. Così come le deroghe, sulle opere, possono essere concesse non solo sui provvedimenti ma anche sulla modalità di realizzazione delle stesse. D’altronde, chi non è Senigalliese e la città non la vive, non può capire a pieno cosa ci attenderà.

E ora Olivetti vada a spiegare ai nostri concittadini, con Acquaroli e Babini, cosa li attende: le riunioni per coinvolgere la popolazione “a babbo morto”, però, sono le più grandi prese in giro che ci possano essere. Alla faccia della trasparenza e della partecipazione sbandierate in campagna elettorale.

Commenti
Solo un commento
amarconi 2024-12-13 20:45:58
Memoria corta o malafede? Ricordiamo piazza Garibaldi voluta a tutti i costi dalla giunta Mangialardi, ricordiamo l’Unione dei comuni, dopo il primo referendum negativo stop ai referendum si è fatta e basta contro la volontà dei cittadini.Ogni mossa ogni parola parte questo patetico carosello tipico della sinistra che sa solo criticare poi quando governa fa peggio.
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