“Ponte Garibaldi, vedremo finalmente se Olivetti sta dalla parte di Acquaroli o dei cittadini di Senigallia”
Dopo Pd, Rebecchini, Diocesi e le associazioni, anche Mangialardi sulla stessa linea: "meglio fermarsi che andare avanti con questo progetto"
A poche ore dalla Conferenza dei Servizi che dovrà esprimersi sull’ipotesi progettuale del nuovo Ponte Garibaldi arriva l’ennesimo monito del consigliere regionale Maurizio Mangialardi al sindaco di Senigallia Massimo Olivetti.
“È arrivato il giorno della verità – afferma Mangialardi -: finalmente sapremo se il sindaco Olivetti sceglierà di schierarsi dalla parte dei cittadini di Senigallia o se preferirà allinearsi ai dettami della giunta Acquaroli ipotecando il futuro della città. L’unica cosa che non può e non deve accadere è che il sindaco non metta la faccia su ciò che uscirà dalla Conferenza dei Servizi, perché oggi è il tempo della responsabilità. Quella responsabilità da cui purtroppo Olivetti è abituato a sottrarsi mandando avanti gli altri”.
“Nessuno – continua il consigliere del Pd – pensi di approfittare dello Stato di Emergenza ancora in vigore, magari eludendo alcuni passaggi ordinari come il parere della Soprintendenza, per sfigurare irrimediabilmente il paesaggio di Senigallia con un ponte autostradale, totalmente estraneo al contesto architettonico del nostro centro storico. Una soluzione che cancellerebbe la storia della nostra città compromettendo la monumentalità dell’espansione settecentesca di Senigallia”.
“È vero – continua Mangialardi – in primo luogo il futuro Ponte Garibaldi dovrà garantire la sicurezza. Quindi, lo ribadisco, se l’attuale progetto non è modificabile è meglio fermarsi e riprogettare l’infrastruttura quando saranno state completate le vasche di espansione. Anzi, le procedure di urgenza con cui ora si tenta di imprimere un’accelerazione alla costruzione del nuovo ponte, siano utilizzate proprio per realizzare quelle opere. Per quanto riguarda le attività economiche e i residenti, fino alla realizzazione di un progetto compatibile con il paesaggio urbano, le risposte dovranno venire da una riorganizzazione della viabilità cittadina che agevoli l’accesso in prossimità del centro storico. D’altra parte, sappiamo che anche molti residenti e commercianti, comprensibilmente, vorrebbero tutelare Senigallia da progetti irricevibili calati dall’alto, predisposti da chi non è abituato a intervenire all’interno dei centri storici e ignora le ricadute sul futuro della città”.
Maurizio Mangialardi
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