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“Quando un rendering in realtà è un fake!”

Associazioni tutela patrimonio storico, artistico e ambientale di Senigallia: "Ecco nuovo Ponte Garibaldi visto ad altezza uomo"

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Progetto nuovo ponte Garibaldi

Sul progetto di nuovo Ponte Garibaldi di fronte a problematiche complesse, che toccano l’immagine e la storia della città e che richiedono un ampio confronto di idee e un approccio multidisciplinare, sarebbe stato estremamente opportuno e necessario, oltre che politicamente corretto, aprire un confronto pubblico, coinvolgendo esperienze e professionalità.

Si è voluta imporre invece una soluzione calata dall’alto, senza alcuno spazio di discussione e riflessione, senza la predisposizione di altre proposte progettuali.

Del progetto del ponte la cittadinanza è stata tenuta volutamente all’oscuro. Ci si è accontentati di fornire un paio di rendering progettuali pensando così di aver assolto al dovere di una pubblica amministrazione di fornire una sufficiente informazione sulla propria azione e al diritto dei cittadini di essere informati. Francamente un po’ poco per un progetto che rischia di sfregiare per secoli il paesaggio urbano storico della città rappresentato dalla veduta della settecentesca fuga di colonne dei Portici Ercolani, immagine iconica identitaria di Senigallia.

Non solo! Basta analizzare in maniera non superficiale i due rendering resi pubblici per rendersi conto come sia prevalente, in quelle immagini, il malcelato proposito di mascherare la portata devastante di quel progetto.

Già il primo rendering, per non mostrare l’impatto sui Portici Ercolani, era impostato con un punto di vista verso via Rossini, con una forte presenza di alberature che nei fatti invece verranno rase al suolo per far posto alle rampa di accesso al ponte.

Rendering progettuale nuovo ponte GaribaldiAncora più furbescamente, il secondo e ultimo rendering reso pubblico ci presenta un’immagine del nuovo ponte presa con una prospettiva “a volo di uccello” in modo da permettere – finalmente! – la visione della fuga dei Portici e di rendere meno visibile l’impatto delle rampe. Il problema però è che ancora non volano né i cittadini senigalliesi né i turisti, che pure tanto amano il nostro centro storico.

Che dire poi del rigoglioso, quanto inesistente, filare alberato disegnato sia su via Portici Ercolani che su via Rossini. Forse ai progettisti non era stato comunicato che a Senigallia, ai nostri amministratori, piacciono solo gli alberi tagliati…

Progetto proposto per la ricostruzione di Ponte 2 Giugno, non approvato dalla Soprintendenza (foto g.c. da P. Formiconi e G. Quaglia, Storia e immagini del ponte del Corso, p. 152, Fig. 106)Ma forse si è scelta questa visione dall’alto perchè è stato ricordato ai progettisti che non era il caso di elaborare un’immagine ad altezza d’uomo come mal aveva fatto il Consorzio di Bonifica nel 2019, quando presentò questo progetto per il Ponte 2 giugno, sonoramente bocciato dalla Soprintendenza perché alterava la visione prospettica dei Portici Ercolani…

A questo punto, per vedere l’effetto che fa, abbiamo deciso di fare noi un rendering del nuovo Ponte Garibaldi, con vista all’altezza d’uomo.

Grazie alla competenza tecnica del nostro gruppo di lavoro e con l’aiuto fondamentale dell’AI (Intelligenza Artificiale) siamo arrivati a questo risultato…

Vista all'altezza ex ponte Garibaldi dal bassoVista rendering nuovo ponte Garibaldi dal basso

Nelle due immagini, la situazione oggi e domani, se questo disastro di progetto di ponte verrà realizzato.

L’unico rammarico è che non siamo riusciti a riprodurre l’ingombrante e ripida rampa di accesso al ponte. Però abbiamo reso onore ai 10 pini e al platano che verranno inesorabilmente tagliati per far posto alla rampa in via Rossini.

In conclusione non ci resta che ribadire che il progetto di nuovo ponte, elevato per quasi due metri sopra i parapetti del fiume e inserito sullo sfondo dei Portici Ercolani, del Foro Annonario e della limitata altezza delle abitazioni che fiancheggiano il porto canale, rappresenta una lacerazione della prospettiva architettonica di questa parte della città storica da qualunque parte lo si guardi.

Le dimensioni fuori scala del ponte progettato, rispetto al contesto, alterano l’equilibrio dei volumi degli edifici storici e mettono in secondo piano il paesaggio urbano retrostante. Lo stile architettonico del manufatto, più adatto per un contesto urbano moderno o ad una autostrada, contrasta violentemente con l’architettura storica del lungofiume, compromettendo l’equilibrio e l’armonia del paesaggio urbano scaturito dalle “ampliazioni” della seconda metà del ‘700.

Fermatevi!

Italia Nostra (Sezione di Senigallia)
Gruppo Società Ambiente (GSA)
Associazione Confluenze – Cultura, Ambiente e Società
Archeoclub d’Italia (Sezione di Senigallia)
Amici della foce del fiume Cesano

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