“Il nuovo Ponte Garibaldi dovrebbe unire, non dividere”
La Diocesi di Senigallia: "speriamo vengano trovate soluzioni opportune e tutta la città sia coinvolta"
La diocesi di Senigallia insieme al suo vescovo segue e partecipa con vivo interesse e con la preghiera a tutti gli eventi sia drammatici sia di speranza che coinvolgono il nostro territorio;
in particolare durante e subito dopo la alluvione del 2022 con il coordinamento dei volontari, con l’aiuto diretto alle famiglie, con la organizzazione di incontri di pubblico interesse sulla ricostruzione, sulla mitigazione del rischio e sul coinvolgimento della popolazione.
Ci sentiamo chiamati, come tante altre realtà, ad esprimere il nostro pensiero relativamente alla ricostruzione dei tanti ponti distrutti dalla alluvione e in particolare alla ipotesi di ricostruzione del nuovo ponte Garibaldi.
Ogni ponte evoca l’immagine di un collegamento tra popoli, di una possibilità data a tutti e di incontrarsi, di un superamento di un ostacolo naturale tra due sponde opposte. Anche il nuovo ponte Garibaldi può diventare questo, perché tutti i senigalliesi cercano sicurezza, unione, bellezza e può diventare per la nostra città occasione di crescita comune. Purtroppo sembra non sia così e per questo auspichiamo che si trovino le strade opportune.
Crediamo che nel trovare la soluzione più adeguata al nuovo ponte Garibaldi sia necessaria maggiore partecipazione e per questo possano essere coinvolti, oltre gli organi preposti, quanti più cittadini, professionisti, università associazioni e negozianti del centro, al fine di unire in una sintesi virtuosa sicurezza, bellezza, funzionalità e rispetto del contesto storico-artistico del centro città, anche al fine di evitare in futuro le criticità che si sono verificate nella ricostruzione del ponte 2 Giugno, oggi ponte degli angeli. Chiediamo inoltre che almeno se ne parli in modo approfondito in Consiglio Comunale.
Per questo pensiamo che sia importante conoscere i dettagli del nuovo ponte dal punto di vista architettico, ingegneristico, urbanistico e le conseguenze che ci saranno per la viabilità e auspichiamo che se ne parli in modo approfondito almeno in Consiglio Comunale.
Ci appelliamo alla pace e al buon senso per uscire dalla logica di chi vince e chi perde lo scontro, certi che abbiamo tutte le risorse per armonizzare sicurezza, bellezza, funzionalità e coesione sociale.
Senigallia, 10.12.2024
Diocesi di Senigallia
Ufficio per la pastorale sociale,
del Lavoro e salvaguardia del creato
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