Auser Senigallia traccia il bilancio del progetto “Contatto telefonico”
L'iniziativa ha visto coinvolte persone anziane e sole
Dallo scorso mese di aprile una dozzina di volontarie/i dell’Auser di Senigallia stanno svolgendo questo nuovo progetto contattando telefonicamente ogni settimana oltre 30 persone anziane e sole nell’ambito di una più ampia e variegata molteplicità di attività finalizzate a sostenere “l’invecchiamento attivo”.
In un recente incontro tra i volontari e la curatrice nonché formatrice del progetto, la psicologa d.ssa Daniela Barazzoni, volontaria della Caritas, sono stati analizzati i risultati del progetto ed è stato redatto dalla stessa professionista, un REPORT analitico e una valutazione sul materiale documentale emerso dagli appunti degli stessi volontari.
Il Report evidenzia “sensibilità, competenza e attitudine” delle/i volontarie/i coinvolte/i, insieme a “passione” ed “attenzione” rivolta a questa fascia di popolazione che a volte, a torto, si considera ormai ai margini della società.
L’obiettivo che il team di volontari si era proposto era quello di creare legami di vicinanza per ridurre vissuti di solitudine e promuovere una migliore integrazione sociale di persone anziane. A seguito di ogni contatto, operatrici ed operatori hanno provveduto a stilare una specifica “scheda”, redatta avvalendosi della tecnica del “diario”, annotando sia gli “stati emotivi” (della persona che telefona e di quella anziana) rispettivamente provati e percepiti nel corso della telefonata, sia anche i “contenuti” emersi durante questo colloquio “a distanza”, spesso intimo e caloroso. Le/i volontarie/i sono al tempo stesso profondamente “presenti” nella relazione che si viene instaurando, ma anche “vigili” sulla stessa relazione “in corso”, per captare appunto stati d’animo e contenuti.
Nelle persone anziane coinvolte a volte sembra prevalere un tenue stato di malinconia causato dalla solitudine, che viene però superato dal piacere della stessa telefonata o dal racconto di piccoli eventi positivi nelle proprie giornate relativi ai propri cari o alla propria esperienza di vita (l’arrivo di un nipote; la visita di un’amica, ecc). Unica eccezione è costituita da una persona che, seppure anagraficamente molto anziana, è tuttora molto attiva e con una forte creatività e progettualità, legata a tante attività in cui è coinvolta dentro una rete familiare amicale e sociale molto ricca.
I contenuti prevalenti riguardano “la condizione di solitudine, la storia del passato e la famiglia”. Forte diventa l’attenzione alle piccole cose della quotidianità. Ricorrente risulta il tema della salute, minore quello relativo alla condizione economica. A riguardo il Report evidenzia la necessità di sfatare alcuni stereotipi sulla condizione anziana auspicando che si presti maggiore attenzione “alle risorse e alla resilienza” (capacità di affrontare difficoltà senza esserne sopraffatti) delle persone anziane, su cui ripensare quindi attività e servizi loro dedicati.
In conclusione tutte le persone contattate si sono mostrate molto contente di questo servizio, pertanto il progetto proseguirà anche il prossimo anno cercando di coinvolgere anche altre persone anziane e sole.
da: Auser Senigallia
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