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Processo alluvione 2022, udienza preliminare: richieste oltre 250 costituzioni di parte civile

Ai 22 indagati sono contestati a vario titolo cooperazione in inondazione colposa, lesioni gravi e omicidio colposo plurimo

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Alluvione settembre 2022 - Foto aerea delle aree allagate

È iniziato mercoledì 4 dicembre a L’Aquila, con l’udienza preliminare, il procedimento penale sull’alluvione che tra il 15 e il 16 settembre 2022 colpì, le Marche centro settentrionali, in particolare la zona del Catria e di Cantiano, dove scorre il Burano, e le valli del Misa e del Nevola, fino a Senigallia, sulla costa, causando 13 vittime e danni ingentissimi.

Oltre 250 richieste di costituzione di parte civile sono state presentate durante la seduta presieduta dal gip Guendalina Buccella.

Il caso è stato trasferito ai magistrati abruzzesi, come era già accaduto per quello relativo all’alluvione 2014 di Senigallia, poiché tra le parti offese figura un giudice attivo ad Ancona. Tra le costituzioni d parte civile, quella di Tiziano Luconi di Barbara, padre del piccolo Mattia, 8 anni, la più giovane vittima della tragedia causata dall’esondazione dei fiumi Misa e Nevola.

La Procura accusa 22 indagati, tra funzionari e tecnici di enti locali, di gravi negligenze nella manutenzione dei fiumi, compresa la mancata rimozione di alberi e irregolarità nella ricostruzione a Senigallia di ponte 2 Giugno, ora ponte Angeli dell’8 dicembre 2018. I reati contestati includono cooperazione in inondazione colposa, lesioni gravi e omicidio colposo plurimo, quest’ultimo addebitato a 18 imputati.

La devastazione interessò oltre 2.500 ettari tra terreni, aziende e abitazioni dai rilievi alla costa. L’alluvione, come noto, interessò anche il Pesarese, soprattutto nella zona di Cantiano, ma soprattutto Senigallia e il suo entroterra, coinvolgendo i comuni di Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti e Trecastelli. Furono danneggiate 500 aziende e 2.500 case private, mettendo in pericolo circa 8.000 persone

Le richieste di costituzione di parte civile provengono da familiari delle vittime, alluvionati, associazioni come Codacons e Sigea, ma né i Comuni alluvionati né la Regione Marche si sono costituite parte civile.

Il giudice esaminerà l’ammissibilità delle richieste. La prossima udienza è fissata per il 12 marzo 2025.

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