“I metodi della comunicazione totalitaria fanno capolino a Senigallia”
Campanile: "novità negative nella partecipazione e nel rispetto dei consiglieri"
La pubblicazione dei comunicati del Sindaco e della Lega in merito all’assestamento di bilancio, discusso qualche giorno fa in Consiglio Comunale, merita una risposta allargata.
Non altrettanto il commento dell’Assessora Campagnolo sulla sua pagina FB perché dovremmo entrare nel merito del comportamento di un politico che, come in questo caso, non onora il ruolo ricoperto. Ai componenti della minoranza non è venuto in mente di pubblicare la sua foto (abitudine fascista e dei regimi totalitari in genere pubblicare le foto degli avversari politici) quando ha approvato la genialità delle luminarie dentro l’alveo del fiume (travolte dalle piene), in occasione della piantumazione sul lungomare di essenze dalle bacche nocive o della costruzione (e relativo inutilizzo) del wc al porto, né per l’incuria sistemica del verde cittadino nonostante la triplicazione dei costi.
La verità sull’astensione in Consiglio è già stata spiegata bene.
Si può solo aggiungere che il bilancio è l’atto politico più importante dell’anno perché condensa e traduce in numeri tutte le scelte fatte. Lo si fa in blocco e non a pezzi. Non si può votare oggi a favore per un pezzettino, condivisibile, e domani sullo stesso argomento esprimere un voto diverso. In questi casi ci si astiene anche se si è d’accordo, come è avvenuto.
Questo però l’inesperta ed arrogante Assessora Campagnolo forse lo ignora, impegnata ad assimilare il linguaggio ed i metodi comunicativi del suo “capo”, il simpatico Matteo Salvini che con la sua autonomia sta smantellando la sanità pubblicae non solo.Stupisce che lo abbia fatto anche Olivetti a meno di aver aperto ufficialmente la campagna elettorale.
Il Sindaco si inalbera quando si afferma che la sua Amministrazione (e lui stesso) è priva di “visione”. Perché? E’ solo una constatazione. Avrà il talento della prudenza e riflessione, morigeratezza od onestà, ma non ha quella della visione o del decisionismo. Lo dimostra il fatto che ogni volta si lamenta ma non elenca (basterebbe “cita”) quali sarebbero state le “visioni” o le decisioni forti. E’ come se si offendesse se qualcuno affermasse che non è uno scienziato. Non lo è, punto.
A Genova, per la ricostruzione del ponte Morandi è stato scelto il Sindaco come Commissario. A Senigallia no. Neanche per la Fondazione Città di Senigallia (priva di un mandato regionale dal 30/04/24) o per i territori alluvionati. La scelta sarebbe stata logica tanto più che a farlo sarebbero stati quelli della sua parte politica in Regione. Il fatto è che per queste scelte strategiche per la città il Comune è stato Commissariato, altro che “visioni”!
L’Amministrazione Olivetti ha proseguito nelle scelte del passato (turismo, servizi sociali, urbanistica, scuole). E’ stato un bene. Si è limitata a fare manutenzioni (sono arrivati tanti soldi) e pure questo è un bene. Ha realizzato progetti in essere all’insediamento grazie al PNRR (che il partito di Pizzi-Liverani-Bello non ha mai approvato ed ora ne gode i benefici). Sulla ciclabile adriatica, su Piazza Simoncelli, sui Lungomari, sul Bosco Urbano della Cesanella, sul piano del verde, sui ponti cittadini sul Misa, sulla città sostenibile, sulle isole scolastiche, sulla viabilità, sui parcheggi, sul Ponterosso Olivetti e la sua Amministrazione hanno “tirato fuori” qualche idea? Aver fatto una buona manutenzione dovrebbe essere un vanto se non si è capaci di fare di più. Perdere la pazienza perché non si è né ingegneri né architetti denota solo una insofferenza verso le critiche argomentate.
Dove invece sono stati fatti danni e parecchio grandi è nella partecipazione e nel ruolo dei rappresentanti del popolo. Il Consiglio Comunale e le Commissioni Permanenti sono (quasi sempre) l’ombra del passato con zero confronto, zero approfondimento, zero tempo impegnato, zero influenza. Con nuovi regolamenti e nuovi comportamenti (questi sì veramente nuovi) Consiglio e Commissioni sono diventati inutili, trasformati in “alzifici” di mani senza collegamento con idee, visioni,opinioni, considerazioni.
Delle sei Consulte trovate, ora ne funzionano si e no due. Il Consiglio delle Donne scomparso. Eppure erano il “trait d’union” con il mondo associativo di centinaia di associazioni di volontariato sociali, sportivo e civile. I siti istituzionali di cultura, volontariato e sport sono stati abbandonati.
Ecco, nella partecipazione e nel rispetto dei Consiglieri in effetti le novità ci sono ma sono tutte pessime.
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