Mentre il Partito Democratico si perde in polemiche contro la maggioranza e l’assessore Campagnolo, i problemi reali della comunità restano irrisolti. Invece di offrire soluzioni, il PD sembra impegnato esclusivamente a screditare l’amministrazione per coprire le proprie mancanze.

Un esempio emblematico è la vicenda della scuola Corinaldesi. Nonostante l’urgenza della situazione, la Provincia – amministrata dal PD – non fornisce alcuna notizia su quando i moduli saranno disponibili per i ragazzi nella nuova area di via Capanna, proposta dal Comune per superare i rischi legati alla zona R4, che la Provincia non aveva neppure preso in considerazione. Un immobilismo che lascia studenti e famiglie nel caos, privi di risposte e prospettive. Guarda caso, nessun comunicato in merito da parte del PD.

E poi, il teatrino andato in scena durante l’ultimo consiglio comunale. La minoranza ha dimostrato di non conoscere nemmeno i contenuti della delibera in discussione. Il consigliere Piazzai ha erroneamente parlato di debiti fuori bilancio, ignorando che si trattava dell’ultima variazione di bilancio, un atto previsto dalla legge e utilizzato da tutti i Comuni per gestire le spese di fine anno, anche attraverso l’avanzo.

Questa superficialità è inaccettabile, soprattutto da chi siede in consiglio da quattro anni e dovrebbe ormai comprendere i meccanismi basilari del bilancio comunale. Diffondere informazioni inesatte non solo dimostra incompetenza, ma genera confusione tra i cittadini.

I cittadini, però, non dimenticano. Se fosse stato per il PD, gli aiuti agli alluvionati stanziati durante l’ultima variazione di bilancio in consiglio comunale non sarebbero arrivati. Grazie invece al Governo di centrodestra e alla maggioranza comunale, i fondi saranno presto una realtà.

Senigallia ha bisogno di amministratori competenti, che lavorino per risolvere i problemi, non di un’opposizione che si limita a fare polemiche sterili. Se il PD vuole recuperare credibilità, deve smettere di distrarre dai problemi veri e iniziare ad affrontarli seriamente. Altrimenti, resterà ciò che è oggi: tante parole, zero fatti.