Sanità Valli Misa e Nevola, “bene voto bipartisan”
Lo sottolinea Maurizio Mangialardi
“Saluto con grande favore il voto bipartisan del consiglio comunale di Senigallia che ha portato all’approvazione della mozione riguardante la precaria situazione della sanità delle valli del Misa e del Nevola,
presentata dal centrosinistra a prima firma della consigliera Stefania Pagani. Credo che aver fatto cadere il muro eretto a protezione della politica sanitaria della giunta Acquaroli, che non ha fatto altro che impoverire i servizi territoriali e acuire i problemi, e certificare l’inefficienza dell’azione del sindaco Olivetti rispetto ai bisogni dell’ospedale di Senigallia, rappresenti un grande gesto di maturità politica delle forze presenti in consiglio comunale. I contenuti del documento approvato non potranno ora essere più ignorati dal presidente Acquaroli e dai consiglieri regionali del centrodestra, specie quando a breve andremo a discutere in aula la mozione da me presentata e sottoscritta da tutto il gruppo del Pd. Anzi, mi fa piacere che il consiglio comunale di Senigallia chieda in alcuni passaggi addirittura di più di quanto espresso nel mio testo (vedi i 40 posti letto dell’Ospedale di Comunità). Ora, però, bisogna passare dalle parole ai fatti e, soprattutto, dalla pianificazione allo stanziamento delle necessarie risorse: chi a livello regionale e comunale ha responsabilità di governo deve attivarsi per dare corso a questi impegni. Non possiamo più assistere inermi alla desertificazione sanitaria di un territorio in cui risiedono circa 80 mila persone, dotato di un solo ospedale”.
A dirlo è il vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Maurizio Mangialardi. L’atto di indirizzo depositato nelle settimane scorse da Mangialardi contiene già gran parte delle proposte inserite nel documento approvato all’unanimità dal consiglio comunale Senigallia. Chiedendo una radicale revisione del Piano Socio-Sanitario Regionale, il suo documento impegna la giunta Acquaroli a mettere a sistema una serie di interventi concreti e fattibili sulle nuove strutture al fine di compensare gli errori commessi in fase di programmazione. Tra questi, l’istituzione una Casa di Comunità hub nel territorio comunale di Senigallia; la definizione della struttura di Arcevia come Ospedale di Comunità; la realizzazione della Casa di Comunità di Corinaldo entro i tempi stringenti imposti dal Pnrr, la valutazione di ulteriori Case di Comunità spoke nei Comuni di Trecastelli, Ostra Vetere e Serra de Conti.
Sul fronte dei servizi, invece, la mozione di Mangialardi impegna la giunta regionale a provvedere al più presto ad aumentare le ore di specialistica assegnate al distretto di Senigallia al fine di snellire le liste d’attesa; potenziare i servizi specialistici territoriali, in particolare il consultorio familiare e il Servizio salute mentale e Sert; destinare al territorio i fondi già impegnati per il potenziamento dell’Assistenza domiciliare integrata.
Centrale, nel prospettiva tracciata da Mangialardi, è anche il ruolo della Fondazione Città di Senigallia: “Al di là delle stucchevoli polemiche che hanno solo finalità politiche di corto respiro, va investito sul rilancio di questa struttura, i cui posti letto di residenza protetta devono essere assolutamente garantiti”.
Maurizio Mangialardi
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