L’assessora Campagnolo si è ufficialmente buttata in campagna elettorale. E nel modo più arrogante, seguendo lo stile del suo mentore Matteo; aggredire gli avversari politici e sollevare un polverone per mascherare la evidente crisi che sta dilagando nel suo partito.

Dopo l’intervento “arrabbiato” del sindaco Olivetti, che più di un passaggio politico ricordava una appassionata arringa forense di chi non ha argomenti validi camuffandosi da moralizzatore, la nostra cara assessora si è cimentata in una operazione sui social con l’obiettivo di mettere alla gogna gli avversari politici “rei” di essersi astenuti su 3 proposte di bilancio nell’ultima seduta consiliare del 29 novembre. Usando indebitamente le nostre immagini, ci addita come incoscienti nemici dei cittadini alluvionati, mettendo in atto una operazione degna della più becera propaganda squadrista, con foto segnaletiche e accusa di voltare le spalle ai cittadini.

A tanta arroganza rispondo con due valutazioni, una politica ed una etica, oltre a riservarmi di valutare la liceità dell’uso sui social delle nostre immagini senza richiederne l’autorizzazione.

Le proposte in questione riguardano un debito fuori bilancio, quindi un assestamento del bilancio necessario alla maggioranza di governo, per chiudere i conti dell’anno 2024. Forse alla assessora sfugge che in nessun contesto politico l’opposizione vota il bilancio della maggioranza. Quando governava il centrosinistra la destra all’opposizione non ha mai votato una voce di bilancio, in quanto è responsabilità di chi governa far quadrare i conti. L’opposizione, al limite, può astenersi, come è avvenuto, dimostrando di non essere contraria a quel provvedimento che però rimane di competenza della maggioranza. Forse la assessora non ricorda come dopo l’alluvione del 2014 la destra non solo non collaborò, ma chiese l’istituzione di una commissione d’inchiesta per individuare le responsabilità politiche. Noi, al contrario, nel 2022 abbiamo proposto una commissione per individuare in modo bipartisan le strategie più idonee per fronteggiare gli eventi idrogeologici ed i ristori, ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Come non ricorda che in giunta siede il portavoce di chi si opponeva ai bacini di espansione, mettendo i bastoni fra le ruote di chi stava lavorando per la mitigazione del rischio affermando la inutilità e pericolosità di tali bacini. Noi non abbiamo mai speculato sulle disgrazie dei cittadini, cosa che invece risulta molto congeniale alla nostra assessora così lanciata in campagna elettorale.

Ma a questa analisi politica di quanto è accaduto, si accompagna una riflessione etica. Chi scrive, pur non essendo colpito dall’alluvione, in tutti gli eventi succedutisi dal ’76 al 2022, come tanti altri volontari, è stato a fianco dei cittadini a spalare il fango a cercare di salvare qualcosa, ad immagazzinare a casa propria per mesi ciò che la gente aveva salvato, a fornire supporto umano e materiale a chi era rimasto fuori casa, ma sempre fuori dai riflettori. A differenza dell’assessora non amo i selfie, ma i fatti concreti, la vicinanza ed il sostegno umano. Non ho mai girato le spalle a chi era in difficoltà e non permetto a nessuno, tanto meno a chi si è affacciato solo ora alla realtà senigalliese, di offendere chi da sempre si è dedicato agli altri mettendoci la faccia e dedicando il proprio tempo ed i propri beni. Prima di poter criticare il mio operato l’assessora deve farne molta di strada, con più umiltà e meno arroganza.

Rodolfo Piazzai

Pd Senigallia