Il teatro Portone ha ospitato l’incontro “La fantasia e l’impegno salveranno il mondo”
Ospite il presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci
“La fantasia e l’impegno salveranno il mondo. Sostenibilità e sviluppo economico”: è questo il tema dell’incontro, che si è tenuto lo scorso lunedì 25 novembre presso il teatro Portone, con Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, fondatore e presidente di Symbola, fondazione che “nasce per unire e dare forza a imprese, comunità e intelligenze che puntano su sostenibilità, innovazione, bellezza”.
L’evento è stato fortemente voluto dalla Pastorale Sociale e del Lavoro della nostra Diocesi, che intende offrire alla cittadinanza testimonianze di personaggi illustri, chiedendo agli stessi poi di dedicare una mattina ai giovani, infatti il giorno dopo (martedì 25) Ermete Realacci ha anche inaugurato il progetto We Care, educazione al bene comune, che coinvolge tutte le classi quarte dell’Istituto alberghiero Panzini di Senigallia.
Il discorso di Realacci è stato preceduto dall’introduzione del Vescovo Manenti, che ha sottolineato come la salvaguardia dell’ambiente non escluda necessariamente il profitto, ma anzi può e deve affiancarsi ad esso. Diego Mingarelli, neo presidente di Confindustria Ancona, che ha poi portato di seguito il suo saluto, ha convenuto con S.E. Manenti, ricordando come la sua azienda da anni si occupi di bioarchitettura e come sia necessario sempre di più fare rete con il territorio, imprenditoriale ma non solo.
Realacci ha sottolineato che come italiani siamo bravissimi ad elencare i nostri mali, ma senza individuare delle soluzioni per risolverli, mentre siamo estremamente miopi nel non vedere i tanti punti di forza, disseminati in tutta la nostra nazione, che sono all’estero riconosciuti come delle eccellenze. Produzione di cibo biologico, raccolta differenziata, riuso di prodotti e di scarti di produzione, ci vedono dei leader europei ed oltre. Circa un terzo delle imprese italiane, poco meno il 50% delle imprese nell’ambito manifatturiero, hanno investito in ambiente (riduzione dell’uso dell’acqua e di materia prima, risparmio energetico, produzione di energia rinnovabile, innovazioni di prodotto e di processo, ecc.), non solo perché hanno sviluppato una sensibilità ecologica ma soprattutto perché questi fattori hanno permesso loro un salto di competitività, quindi una convenienza anche in termini economici. Le imprese innovative sono poi quelle che crescono di più e che creano molti posti di lavoro; in queste imprese oltre il 40% delle nuove assunzioni sono “green jobs”. Questa rivoluzione verde si sta espandendo in tutti i settori, nessuno escluso, dunque la transizione ecologica non è un ostacolo alla competitività delle imprese ma al contrario ne rappresenta un volano.
Tra il folto pubblico, quasi 100 persone, composto da una nutrita schiera di imprenditori, amministratori locali, appassionati di ambiente o da semplici curiosi, numerosi sono stati quelli che hanno posto dei quesiti a Realacci, che, sempre rispondendo con esempi concreti, ha sottolineato come la conversione ecologica è, per tutti, il nostro destino non derogabile.
Concludiamo con l’incipit de Il Manifesto di Assisi Un’economia a misura d’uomo contro la pandemia e la crisi (gennaio 2020) di cui Ermete Realacci come presidente della fondazione Symbola è tra i promotori:
“Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali. Il contributo di tutti i mondi economici e produttivi e soprattutto la partecipazione dei cittadini.”
Commissione diocesana per la Pastorale sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!