Non è possibile rimanere in silenzio di fronte alla polemica strumentale sollevata dal Partito Democratico in ordine al piano antenne, con colpevoli omissioni contenute nella loro ricostruzione.

Il PD non dice infatti che nel settembre 2020, quando era alla guida della città, l’ allora Amministrazione Comunale, di cui facevano parte diversi consiglieri che oggi siedono sui banchi della minoranza, dichiarava senza mezzi termini che la normativa nazionale non lasciava alcun margine d’azione ai Comuni per intervenire sui piani di installazione delle antenne, mentre solo alcune settimane fa i consiglieri del PD lamentavano che il Comune non si era opposto al posizionamento dell’ultima antenna.

Che cosa dunque è caduto da allora ad oggi, quando i solerti consiglieri si fanno foto vicino alle antenne e parlano di trasparenza? Sono stati colpiti da improvvisa e profonda amnesia? Oppure, trovatisi in minoranza hanno deciso di strumentalizzare la realtà, non accorgendosi di cadere in una palese e stridente contraddizione rispetto con se stessi?

Il PD, quando parla di trasparenza e partecipazione, omette di dire che la procedura di approvazione del nuovo piano antenne è stata preceduta da ben quattro riunioni delle commissioni consiliari aperte al pubblico, di cui si è dato ampio risalto sulla stampa, proprio al fine di far partecipare sia i consiglieri che cittadini alla creazione del nuovo piano.

Era luglio scorso e nessuno dei commissari della minoranza segnalò in quell’occasione la necessità di cambiare il modus operandi assunto dall’amministrazione comunale.

Dov’erano allora il fervore partecipativo e le richieste di trasparenza di chi oggi ci accusa?

Non sappiamo se l’attuale polemica nasca da una preoccupante amnesia dei componenti del partito democratico e dei loro consiglieri comunali, oppure sia frutto di una ben più preoccupante operazione propagandistica concepita su un tema così importante.

Quello che è certo è che l’attuale Amministrazione, a differenza della precedente ha deciso di affrontare il problema proprio con l’obiettivo di mettere ordine, creando un nuovo piano antenne che introduca criteri chiari e trasparenti per regolamentare una situazione che lasciata completamente priva di controllo lascerebbe mano libera ai gestori.

Non solo: grazie al nuovo regolamento stiamo cercando di tutelare il territorio e i cittadini negli stretti limiti delle competenze che la legge nazionale consente, dimostrando con i fatti quello che altri non hanno nemmeno tentato di fare.