Affidamento in house rifiuti: il Popolo della Famiglia sostiene il sindaco di Senigallia
Sebastianelli (PDF): "La legge prevale sugli ordini di scuderia"
“Seguiamo con interesse e preoccupazione la “guerra”, su stampa e social, tra il PD di Senigallia e Il Sindaco Olivetti per il voto negativo di Senigallia e di altri Comuni all’affidamento in house ad AnconAmbiente come gestore unico dei rifiuti per la provincia di Ancona”.
Questo ha dichiarato a nome del Popolo della Famiglia, Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale marchigiano del movimento politico.
” Ci stupisce – continua Sebastianelli – il fare orecchie da mercante del PD davanti alle oggettive constatazioni e ai dubbi legali posti da Olivetti a motivo del suo rifiuto ad affidare ad AnconAmbiente la gestione unica dei rifiuti.
Rifiuto che viene descritto, senza riflessione alcuna sulle motivazioni dello stesso, come fosse un peccato degno del più basso girone dell’inferno dantesco.
Viene suggerito, sempre dal PD senigalliese, a Olivetti di svestire i panni di avvocato e indossare quelli di Sindaco. Mai suggerimento fu più erroneo. Il Sindaco, come ufficiale di Governo, deve far rispettare la legge e rispettarla lui stesso nei suoi atti. Per cui se l’Olivetti avvocato intravede mancanze nei procedimenti di affidamento, l’Olivetti Sindaco di Senigallia non li può, di certo, approvare.
Si accusa Olivetti di non aver esternato i suoi dubbi nelle opportune sedi, ma leggendo quanto lui stesso scrive: “Purtroppo si è scelta la soluzione del “prendere o lasciare”, senza alcun tipo di discussione nel merito e questo desta parecchie perplessità”
Non sembra che le cose siano andate proprio così come afferma il PD.”
“Trovare il centro destra e il centro sinistra d’accordo su una questione economica è già una cosa strana – conclude Sebastianelli – le pressioni fatte ad Olivetti per convincerlo a condividere questa linea comune la rendono, per il Popolo della Famiglia, anche preoccupante.
Il Popolo della Famiglia invita, per il bene dei cittadini, le forze in campo al dialogo e all’ascolto reciproco per la risoluzione dei problemi e delle controversie. Biasima, inoltre, ogni tipo di forzatura antidemocratica da parte di avversari e alleati perché il rispetto della legge e il bene dei cittadini prevalgono (o almeno dovrebbero) sugli ordini di scuderia e gli interessi politici dei partiti.”
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