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“Un errore il voto del Sindaco. Si riveda la posizione su affidamento ad AnconAmbiente”

Rebecchini e Paradisi: "La strada è re-investire gli utili su servizi per la comunità che solo un'azienda pubblica può garantire"

bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti, raccolta porta a porta, gestione dei rifiuti

Senigallia, con un discutibile voto contrario all’affidamento “in house” del servizio di raccolta rifiuti e spazzamento, ha commesso un grave errore. Come Forza Italia non possiamo che dissociarci dalla scelta (non condivisa dal Sindaco con la maggioranza atteso che nemmeno i consiglieri comunali erano stati informati) di votare contro l’affidamento del servizio proposto in sede Ata ad “AnconAmbiente” e chiediamo al Sindaco di rivedere la sua posizione.

L’adesione al progetto “pubblico” che, peraltro (volendo essere puntuali sulle norme di legge), risponde al principio generale di “auto-organizzazione amministrativa” sancito dall’art. 7 del Codice degli appalti, è la strada migliore. Innanzitutto, contrariamente a quanto da alcune parti si è letto, esiste una poderosa istruttoria che attesta i vantaggi e i benefici per la comunità in ordine al possibile affidamento “in house” del servizio, vale a dire affidamento ad una azienda pubblica controllata direttamente dai Comuni. Detta documentazione è composta da una offerta tecnica, una offerta economica (con un ribasso di oltre il 9%, evidenziandosi già in questo dato un benefico per la collettività), un piano industriale e, soprattutto, uno studio dettagliato della nota fondazione “Utilitatis” che evidenzia come il progetto abbia, in termini di costi, una ricaduta vantaggiosa su Comuni e cittadini.

Per questo motivo la stragrande maggioranza dei Comuni in ambito ATA si è espressa favorevolmente con il solo voto contrario di Senigallia e Morro d’Alba. Non solo dunque è pienamente soddisfatto il dettato normativo che impone di valutare i benefici per la comunità, oltre che l’impatto sulla finanza pubblica, ma si impone invece una evidente perplessità: per quale motivo la “ricchezza” pubblica (perché gestire oggi i rifiuti genera evidentemente fatturato importante), nella totale assenza di motivazioni (queste si) convincenti, deve essere concessa ad aziende private? Per quale motivo un Comune (mantenendo evidentemente voce in capitolo e possibilità di controllo dall’interno) non dovrebbe operare per re-investire gli utili a favore della comunità (come farebbe per oltre l’80% degli utili “AnconAmbiente”)? Cosa evidentemente che non può appartenere alla logica del privato.

E’ verissimo che il Comune di Senigallia non è ancora socio di “AnconAmbiente” (come molti altri Comuni) ma è anche vero che ogni Comune ha la possibilità/opportunità di entrare (attraverso un aumento di capitale già preannunciato da AnconAmbiente) acquisendo azioni la cui quantità è addirittura rimessa alla volontà di ogni singolo Comune.

Paradossalmente, il Comune di Senigallia potrebbe entrare in “AnconAmbiente” acquistando alcune azioni con poche centinaia di euro mantenendo ovviamente il proprio diritto di voto (non quotato) come Comune. Questa è la strada da percorrere. Le polemiche contro un’azienda pubblica, ad oggi unanimemente considerata efficiente e funzionale, su questioni irrilevanti come l’acquisto di uno spazio su un organo di informazione per spiegare i passaggi di un progetto lasciano il tempo che trovano.

Ricordiamo che, legittimamente, lo stesso Sindaco Olivetti rilascia interviste a pagamento su organi di informazione locali in forza di contratti onerosi per la pubblica amministrazione (per qualche migliaia di euro). Ma nessuno si sogna di dire che si tratta di sperpero di risorse pubbliche. Non si devono usare due pesi e due misure. Riteniamo pertanto, mantenendo il livello di comunicazione sobrio e senza polemiche dannose tra pubbliche amministrazioni, che vi siano tutti gli elementi per riconsiderare il ruolo e le scelte di Senigallia.

Luigi Rebecchini (consigliere comunale di Forza Italia)
Roberto Paradisi (Dirigente provinciale di Forza Italia e portavoce Associazione Unione Civici Marche)

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