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Proposta l’istituzione di una Consulta comunale della fotografia

"Deve rappresentare il luogo d’eccellenza in cui si incontrano gli appassionati e i professionisti della fotografia"

Marche Notizie - Marchenotizie.info
Anna Maria Bernardini e Massimo Bello

“La fotografia ha caratterizzato da sempre la cultura senigalliese e, sul punto, si può ritenere come il fulcro temporale della storia di questa straordinaria avventura, legata alla fotografia, possa essere individuato intorno agli inizi degli anni ‘40 grazie a Giuseppe Cavalli, uomo di profonda cultura, il “motore del cambiamento”, che si trasferiva da Lucera, nel 1939, a Senigallia, occupandosi di fotografia e di arte. Per non parlare di Mario Giacomelli, che rappresenta uno dei massimi autori internazionali della fotografia.”

Lo affermano Massimo Bello, presidente del Consiglio comunale, e Anna Maria Bernardini, presidente della Commissione permanente Cultura, che al riguardo hanno presentato una proposta di deliberazione consiliare, a firma congiunta, per istituire una Consulta comunale della fotografia.

I Presidenti Bello e Bernardini rilevano come “le Marche siano considerate da sempre – scrivono in una nota alla stampa – una terra della fotografia e come Senigallia sia stata insignita ufficialmente dell’appellativo ‘Città della fotografia’ grazie anche alla legge regionale n. 15 del 2018, approvata dall’Assemblea legislativa delle Marche.”

Vi sono tutti i presupposti – commentano ancora il presidente del Consiglio Massimo Bello e la presidente della Commissione Cultura Anna Maria Bernardini – per adottare a Senigallia una normativa per istituire e disciplinare una Consulta comunale della fotografia, che, oltre a incentivare la conoscenza e la diffusione di questa particolare forma espressiva, permetta a quanti si dedichino alla scienza e all’arte della fotografia di ritrovarsi e di valorizzare questo ambito, valorizzandone le libere forme associative e quanti promuovano la fotografia.”

Per i Presidenti Bello e Bernardini è, quindi, necessario creare “uno spazio istituzionale specifico, che rappresenti il luogo naturale della riflessione e dello studio, ma anche della realizzazione, di concerto anche con gli organi di governo del Comune di Senigallia, per quanto di competenza, di interventi e di misure a sostegno della cultura fotografica.”

Una scelta opportuna e giusta – aggiungono Bello e Bernardini – consolidando per Senigallia quell’appellativo di ‘Città della fotografia’, che la legge regionale delle Marche le ha conferito ufficialmente. La Consulta comunale deve rappresentare il luogo d’eccellenza, in cui si incontrano gli appassionati e i professionisti della fotografia, ma anche assumere quel ruolo di coordinamento, pur se non esclusivo, delle iniziative, degli interventi, della promozione, del sostegno e della valorizzazione della cultura fotografica. La Consulta della fotografia deve avere un ruolo specifico nella salvaguardia e nella difesa delle discipline storico-artistiche legate alla fotografia, nel contesto della ricerca, della convegnistica, delle esposizioni, della formazione e dell’organizzazione didattica, anche in collaborazione con le scuole e le università.”

“Per la nostra città, la Consulta della fotografia – concludono il presidente del Consiglio e la presidente della Commissione Cultura – deve rappresentare un valore aggiunto, un luogo di incontro, di riflessione, di condivisione e di proposta, considerando, inoltre, che nel 2025 celebreremo il centenario della nascita di Mario Giacomelli, nome illustre del nostro patrimonio culturale, locale e nazionale.”

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