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“Il diavolo, il porto e il bagno che non c’è…”

Ing. Rognoli: "Opera realizzata con risorse pubbliche mai entrata in funzione, come la stazione di rifornimento per imbarcazioni"

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Bagno pubblico al porto Della Rovere di Senigallia

Già, il diavolo è nei dettagli. Mettete, per esempio, quel casottino di legno sulla banchina sinistra del porto, la 12, vicino all’area ginnica. Casottino chiuso, serrato.

A settembre dello scorso anno l’assessore Campagnolo ci spiegò che s’erano iniziati i lavori per “garantire i servizi anche a quei diportisti che ormeggiavano nella banchina 12, aperta anche ai transiti estivi”.

Insomma, per chi non lo sapesse, quel casottino è un bagno a servizio del porto. In realtà il finanziamento regionale per la realizzazione dei nuovi servizi igienici era già disponibile a giugno del 2021, ma si decise di pensarci bene e così i lavori cominciarono appunto a settembre 2023.

Bagno pubblico al porto Della Rovere di SenigalliaAnche la scelta del posizionamento fu alquanto eccentrica, non avendo mai, nella storia del porto, ospitato un transito e poche sono le barche ormeggiate, stante le ridotte dimensioni della banchina.

Ma cosi si è deciso.

Apriranno infine questo benedetto casottino? In molti avevano pensato a giugno, quando la nuova fognatura sarebbe stata allacciata a quella esistente. Manco per idea: un’altra stagione è andata, casottino ancora chiuso. Chissà, magari si aprirà aspettando i transiti invernali.

Ennesima opera realizzata con risorse pubbliche che resta li “guardare ma non toccare”, mai entrata in funzione. Esattamente come un’altra opera fondamentale per il porto, la stazione di rifornimento per le imbarcazioni, a sinistra nell’avamporto mai entrata in funzione.

Eppure di questi servizi il porto ha estremo bisogno: gli unici bagni finora disponibili per diportisti e transiti sono quelli a fianco della sede della Lega Navale, assolutamente insufficienti. E in tutta l’area portuale non esiste dunque alcun bagno ad uso pubblico e privo di barriere architettoniche.

Quello di Senigallia probabilmente è l’unico porto senza un tale servizio. Magari alla Giunta non interessano i diportisti né i transiti. Sono Scelte. Allora mi chiedo: ma cosa ha fatto di male il porto che tanto sta antipatico alla Giunta Comunale “del fare”? Non gli bastavano i ponti?

In che mani siamo!!

ing. Mauro Rognoli

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