Quando studenti e studentesse del plesso di via D’Aquino del Perticari dicono di “non voler più fare lezione così” noi pensiamo che abbiano cura di essa e ci tengano che ritorni presto alla piena funzionalità.

Nella lettera di risposta agli studenti, la Dirigente Scolastica usa toni pacati ma glissa su alcuni argomenti, ad esempio ci domandiamo:

1. È vero che c’è una sola scala interna dove tutti defluiscono, visto che quella esterna di sicurezza è chiusa per lavori così come l’altra interna?

2. L’acqua nei lavandini viene detta potabile mentre la fontanella al piano terra (vedi foto) non è utilizzabile; non è lo stesso approvvigionamento idrico comunale? Allora perché invitare ad usare i distributori automatici?

3. Ci raccontano che persistono infiltrazioni d’acqua che si protrae da tempo.

4. I lavori di adeguamento sismico sono necessari e non rinviabili ma è successo che si è fatta lezione con un martello pneumatico che batte nella prossimità dell’aula!

5. E’ vero che su quasi 10 bagni disponibili 6 sono chiusi per la ristrutturazione? Allora ne restano quattro, ma due sono stati chiusi nei giorni scorsi per evitare affollamenti durante le ore di lezione; siamo al di sotto, sotto della norma!

6. E’ vero che, in caso di evacuazione (e speriamo non accada nulla fino al termine dei lavori) non sono stati definiti i luoghi sicuri di raccolta?

Ribadiamo il nostro sostegno alla richieste degli studenti, solidarietà alla composta protesta e auspichiamo che non siano puniti sulla condotta e non rischino la bocciatura per la partecipazione a scioperi o ad assemblee studentesche come si paventa con l’imminente decreto Valditara.

“Non voler più fare lezione così” è un segnale importante di cura e di preoccupazione per le attuali condizioni della propria scuola e di giusta richiesta, per una sollecita conclusione dei lavori.

Meritano crediti formativi per la loro partecipazione e il sincero amore per la propria scuola!

Alleanza Verdi Sinistra Senigallia
Francesco Mancini