Maltempo a Senigallia causa guasto a Piscina Saline, alberi caduti e “laghi” nei cantieri
La città è ripartita dopo le ore di apprensione per le precipitazioni abbondanti e di disagi per viabilità, garage e scantinati - FOTO
Il sole splendeva su Senigallia, dalla mattina di venerdì 20 settembre, come se nulla fosse stato. Incurante delle giornate di piogge davvero intense, che nel territorio hanno fortunatamente causato molti meno disagi di quelli registrati nell’Anconetano, con i paurosi allagamenti di Castelferretti e ad Aspio Terme, o quelli ancora più drammatici in Romagna.
A Senigallia l’apprensione per le lunghe ore in cui si rincorrevano le richieste dei cittadini sullo stato dei fiumi (che non hanno mai destato preoccupazione grazie al contenuto afflusso d’acqua dall’entroterra) era affiancata dal lavoro per far defluire l’acqua che, comunque abbondante, non riusciva ad essere smaltita dal sistema fognario o fuoriusciva da fosso Sant’Angelo, dove i residenti lamentano per l’ennesima volta la “combinazione fatale” di grate abbassate all’imbocco della tombatura del canale e nessun “ragno” meccanico sul posto per liberarle dai detriti che si ammassavano. Il risultato è stata una nuova tracimazione su via Rovereto, via Cavalieri di Vittorio Veneto e in giardini, garage e abitazioni circostanti.
Gli allagamenti, abbiamo già raccontato nella giornata di giovedì 19 settembre, hanno interessato molte vie della città, sia urbane che extraurbane, con torrenti di acqua e fango che scendevano dalla provinciale di Sant’Angelo, da Scapezzano, Roncitelli e un po’ tutte le zone collinari. Disagi su strada delle Saline, invasa da acqua e fango, che hanno invaso anche molti garage e scantinati dei quartieri residenziali a valle dell’arteria viaria, tra Saline e Ciarnin. Criticità, purtroppo consuete, anche in vari sottopassi verso il lungomare e su molte altre vie da nord a sud del tessuto urbano.
Proprio in quella zona, si sono registrati anche il guasto che costringerà a diversi giorni di chiusura la Piscina Saline, nei cui locali tecnici è entrato fango (info per la riapertura su www.salinescsenigallia.it), e l’allagamento (circostanza comune a molti cantieri) dell’area in cui sono in costruzione le nuove scuole media Marchetti e dell’infanzia Arcobaleno, insieme alla nuova palestra polifunzionale. Il terreno si è trasformato letteralmente in un lago, ma le strutture edificate sono rialzate e a costruzione conclusa anche l’area esterna dovrà essere messa al riparo da questi eventi.
Il terreno gonfio d’acqua un po’ ovunque è stato anche fattore determinante per la caduta di alcuni alberi. Ne registriamo con certezza due: un pino ai giardini Morandi, che era già adagiato sul prato nella mattinata di mercoledì 18 settembre, e una quercia crollata sulla carreggiata di via Cupetta durante la giornata del 19, ostruendola completamente, la cui rimozione era in programma per venerdì 20.
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