“A Senigallia un settore giovanile cestistico coeso e con un bel futuro”
Parla, a pochi giorni dagli Open Day, il responsabile minibasket Pancaldi, che elenca pure le problematiche - INTERVISTA
Stagione 2024-2025 che sta entrando nel vivo per la Pallacanestro Senigallia non soltanto per quanto riguarda la prima squadra ma pure il settore giovanile.
Facciamo il punto con Andrea Pancaldi, responsabile del settore minibasket e, da questa stagione, pure direttore sportivo dell’intero settore giovanile.
“Questo è il quarto anno a Senigallia, non considerando che 10 anni fa ero già stato istruttore minibasket nell’era Catalani con la Maior.
Senigallia è una città viva, la pallacanestro è parte importate del mondo sportivo cittadino da anni.
Ogni anno iniziamo l’attività con grande riscontro da parte delle famiglie.
Ho sempre sentito Senigallia come una seconda casa, un ambiente di lavoro sano dove le persone hanno una gran voglia di fare qualcosa in più partendo dai dirigenti fino a tutti gli allenatori”.
Ci parli del suo ruolo con particolare riferimento al nuovo incaricoche ha assunto quest’anno.
“Sono istruttore mini-basket e allenatore da quasi 20 anni: nelmio percorso formativo ho intrapreso gli studi per specializzarmi anche su tutto la parte più organizzativa e “burocratica” …
La società aveva necessità di dividere in compartimenti i vari settori, per avere una gestione sempre più chiara e funzionale.
Io e Luigi (Giacomelli) ci siamo divisi la gestione tra serie B e giovanili.
Nello specifico, mi occupo della gestione amministrativa e organizzativa del mondo giovanile per garantire che il settore abbia possibilità di sviluppo con un progetto pluriennale.
Vorrei sottolineare che la società, nelle ultime stagioni, hainserito figure sempre più competenti e di valore, infatti dalla scorsa stagione è con noi Francesco Francioni che personalmente considero uno tra gli allenatori più preparati e seri del settore, figura viva, intensa e molto competente.
In questa stagione, inoltre, è stato inserito Riccardo Baldini, altra figura importante come preparatore fisico ma anche, e soprattutto, per le sue competenze tecniche che variano su qualsiasi fascia di età con esperienze pluriennali.
Stiamo parlando quindi di tutte dimostrazioni che dimostrano l’esistenza di un progetto serio e deciso a migliorarsi di stagione in stagione”.
Quali sono i lati positivi e le problematiche per chi fa attività giovanile in città?
“Spesso nel settore si parla di quanto sia difficile relazionarsi con le famiglie.
In realtà la collaborazione tra società e famiglia è la base su cui iniziare un percorso di crescita per i bambini\ragazzi.
I genitori sono persone attente, io stesso sono padre e controllare l’ambiente in cui inserisco mia figlia è parte dei miei doveri.
Certamente esistono casistiche particolari, ma nulla di ingestibile. Se la società dimostra la volontà di crescita individuale, morale e tecnica di ogni ragazzo, semplicemente si sta lavorando in sinergia e con gli stessi obiettivi delle famiglie.
Noi lavoriamo in un ambiente dove il concetto di squadra è alla base di ogni cosa, tutti quindi sono indispensabili, compresi i genitori che sono dietro i nostri atleti.
Questa etica e la passione legata alla nostra disciplina nella città di Senigallia, ci ha permesso di ottenere grandi numeri degli iscritti attuali.
La società vanta con grande orgoglio attualmente 280 iscritti.
Partendo dal minibasket ci sono 14 squadre iscritte ai campionati federali.
Sono numeri eccezionali per una realtà come Senigallia, e dobbiamo inserire ancora i nuovi arrivati, che ogni anno sono tantissimi.
Gli spazi di allenamento, ora come ora, sono l’unico grande problema che ogni stagione si presenta, ma siamo a stretto contatto con l’amministrazione comunale, che più volte ha dimostrato grande attenzione nel supportarci.
Ma abbiamo ancora necessità di nuovi spazi, considerando anche che la scorsa stagione abbiamo dovuto bloccare le iscrizioni per un periodo, e questo problema ci limita enormemente”.
La scelta della società di tornare a giocare la B Interregionale con un roster più locale necessita di un vivaio maggiormente in grado di produrre giocatori all’altezza della categoria: quale è la situazione attuale in tal senso?
“E’ la dimostrazione di quanto i settori, giovanile e prima squadra, siano legati tra loro.
La B interregionale è un ottimo campionato e soprattutto è occasione di lancio per tanti giovani, i nostri in particolare.
Il lavoro, la programmazione e gli obiettivi del settore giovanile puntano logicamente a dare ai ragazzi la possibilità di avere uno sbocco reale, in casa.
Quindi, non solo un sogno, ma qualcosa di assolutamente possibile. I ragazzi a fine allenamento spesso passano al palasport a vedere l’allenamento della prima squadra.
Logicamente è l’obiettivo di qualsiasi giovane atleta che abbia sviluppato la passione per quello che fa.
All’interno dei nostri tesserati posso dire, con assoluta tranquillità, di vantare ottimi prospetti.L’obiettivo di vedere ragazzi di valore dimostrarsi efficaci nella categoria della prima squadra è assolutamente reale”.
Quali sono i prossimi appuntamenti per l’attività giovanile biancorossa?
“L’attività giovanile partirà con i primi giorni di settembre. L’evento che noi consideriamo più importante dell’intera stagione sono gli Open-Day che si terranno il 10-11-13 settembre dalle 18:00 alle 20:00 al palasport.
In quest’ occasione accoglieremo tutti i bambini dai 5 agli 11 anni interessati al minibasket, che avranno la possibilità diconoscerci.
Consideriamo queste giornate come una festa di inizio stagione, e solitamente Senigallia risponde sempre con grande entusiasmo.
Sono convinto che questa sarà l’ennesima grande stagione sportiva per i nostri bambini e ragazzi; con questo evento mettiamo le basi su cui costruiamo tutta la nostra attività, e queste basi ad oggi sono solidissime”.
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