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“Le liste d’attesa infinite colpiscono tutti, anche i politici”

Il Comitato Difesa Ospedale di Senigallia: "Tanti cittadini non possono curarsi se non a pagamento"

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Comitato Cittadino per la Difesa dell'Ospedale di Senigallia

L’Assessore Saltamartini quando afferma che il 92% delle prenotazioni sanitarie per visite ed esami sono soddisfatte si vede chiamato subito in causa da cittadini che al contrario protestano per l’impossibilità di accedere alle cure sanitarie. Sono l’8% dei restanti?

Delle due l’una: o è sfortunato o i dati che gli passano non sono aggiornati.

È di sicuro la prima ipotesi, perché la seconda, se fosse ma non ci crediamo, sarebbe grave.

Ma la sfortuna lo insegue e lo tartassa soprattutto nel senigalliese, dove oltretutto risiede per 6 mesi all’anno frequentando negozi, godendosi la bella stagione, il mare e sicuramente assaggiando i piatti prelibati cucinati dei nostri cuochi, bravissimi e alcuni dei quali anche stellati.

E noi ci sentiamo responsabili di questa malasorte che lo tallona perché dobbiamo ricordargli l’arrivo di centinaia e centinaia di segnalazioni dei cittadini che lamentano l’impossibilità di curarsi.

Ma dobbiamo farlo per il ruolo civico che ricopriamo perché nelle mail che ci arrivano leggiamo dapprima incredulità, poi stupore e preoccupazione nel cercare ogni via possibile per prenotare visite ed esami e infine disperazione per non potervi accedere se non in libera professione (a pagamento), cosa non alla portata di tutti.

Tanti cittadini non possono curarsi se non a pagamento e tanti ci rinunciano anche per mancanza di risorse economiche. Queste segnalazioni gliele abbiamo passate ad agosto 2021 in formato cartaceo. Ora che sono più di 700 (settecento!!) se vuole gliele inviamo on-line!!

Ormai è una unica voce. In piazza, nei supermercati, lungo il corso principale di Senigallia si parla e ci si lamenta solo dei servizi sanitari ospedalieri, dequalificati per mancanza di risorse e di attrezzature fondamentali come la TAC per il Pronto Soccorso e impossibili da raggiungere.

Solo i sanitari, pur nella carenza di personale, si salvano dalle critiche. Di loro si apprezza la disponibilità, la professionalità e l’umanità nei confronti dei pazienti.

Loro, eroi durante la pandemia, dimenticati subito dopo!!

Ma le liste d’attesa infinite non hanno rispetto per nessuno e colpiscono anche i politici.

Tutti si lamentano ma solo quelli più coraggiosi lo dicono. Sono più volte che un consigliere di maggioranza segnala la incongruenza tra la priorità indicata dal medico sulla ricetta e l’impossibilità di fare l’esame nella Provincia (così dice la nuova legge sanitaria varata dall’Assessore Saltamartini). Se viene preso in carico la destinazione e altrove, 70/80 km se va bene, e allora avendone la possibilità opta per la visita in libera professione e a Senigallia.

Assessore Saltamartini e chi non può??

Venga a spiegarlo ai pensionati al minimo, agli anziani che dovrebbero spostarsi con il proprio mezzo non avendo accompagnatori, alle famiglie dei disabili con un doppio carico sulle spalle, ai malati oncologici.

L’aspettiamo per il Corso 2 Giugno che facciamo una bella chiacchierata tra noi senigalliesi.

 

da: Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia

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