Successo a Montignano per la decima edizione di “Poesia nel Borgo”
La serata di premiazione è andata in scena in una piazza G. Bruno assai gremita
Nell’incantevole cornice della piazza “G. Bruno” di Montignano si è svolta la serata di premiazione riguardante il concorso nazionale di poesie in italiano e in vernacolo, ideato e realizzato da Elvio Angeletti, poeta e membro della Biblioteca Comunale “L. Orciari”.
La premiazione ha riguardato anche il concorso dei racconti brevi, iniziativa voluta e caldeggiata dalla dott.ssa Margherita Angeletti in ricordo della sua cara amica Michela Turra, indimenticabile scrittrice bolognese, compianta da tutti noi, molto affezionata al nostro territorio.
L’evento si è avvalso di diverse e qualificate presenze. Gabriele Cameruccio, Assessore alle frazioni, ha evidenziato l’importanza della manifestazione dedicata alla cultura e in particolare all’arte, che mette in risalto l’intera cittadina di Senigallia. Da segnalare l’intervento del dott. Guido Vacca e della signora Sara Carbone, rispettivamente Presidente e Segretaria dell’Associazione culturale italiana nel mondo (AIM), in difesa della lingua italiana, troppo spesso messa a repentaglio da una brutta abitudine e da un pessimo giornalismo, che a sproposito usa non l’inglese (grande e nobile lingua letteraria), bensì gli anglicismi, a volte mal pronunciati e non sempre capiti da chi li usa e li abusa, con l’effetto irritante di interrompere la discorsività della nostra lingua. Il dott. Vacca ha lanciato una interessante idea, da prendere in considerazione per il prossimo futuro: estendere il nostro concorso agli Italiani residenti all’estero, in modo da trasformarlo da nazionale in internazionale.
Con accenti toccanti sono stati ricordati alcuni nostri carissimi amici, intellettuali di valore e artisti creativi, che di recente ci hanno lasciato. Mauro Mangialardi, membro del Direttivo della Biblioteca di Marzocca, ha tratteggiato la figura di Marcello Signorini, uomo di cultura vasta e soprattutto poliedrica, in grado di spaziare dal teatro (regia e recitazione) alla poesia, al romanzo. Maurizio Mangialardi, Consigliere Regionale delle Marche, ha ricordato Camillo Nardini, professore di liceo, molto amato e stimato dagli alunni e dai colleghi, anima della cultura e della vita sociale senigalliese, grande organizzatore e ideatore di eventi, esploratore nei più diversi territori intellettuali. Marcello e Camillo ci mancano tanto, ma il loro ricordo rimarrà indelebile nella nostra memoria.
La premiazione delle poesie e dei racconti non si è ridotta a mera cerimonia, di per sé ha costituito un grande evento artistico, grazie alla “regia” attenta e coordinata di Elvio Angeletti, alla collaborazione di Franco Patonico, bravissimo presentatore nella parte pomeridiana della manifestazione, a Mauro Pierfederici, sempre una “roccia” di riferimento culturale, al dott. Antonio Maddamma, poeta e scrittore, Presidente della Giuria, che con estrema chiarezza ha spiegato i criteri e le motivazioni dei giudizi inerenti alle opere. Gli intervalli fra le varie presentazioni e le letture sono stati riempiti dalle belle musiche di Gioele Zampa. Impeccabili i presentatori nella seconda parte Donatella Angeletti e Filippo Paolasini. Momenti non di interruzione, bensì di armonizzazione nella totalità.
La poetica, lontano dal presentarsi monocorde, si è mostrata molto variegata nelle sue tematiche. Tutti gli argomenti sono stati toccati: l’amore, la vita e la morte, il trascorrere inesorabile del tempo, la nostalgia per l’età irripetibile della fanciullezza e della giovinezza, gli affetti familiari, la bellezza e gli angoli bui dell’anima umana. Poesia come autoconoscenza, in un certo senso psicologia del profondo, ricerca di conoscenza della Natura e dell’Universo nello scandagliare il Mistero dell’Essere, messaggio esistenziale da trasmettere agli altri. Poesia più che mai viva, eterna.
Un tocco di classe alla magnifica serata è stato dato dal pubblico proveniente da tutta Italia. Un Pubblico molto numeroso, ma soprattutto qualificato, colto, raffinato, sempre concentrato e attento, in grado di apprezzare l’arte. Si respirava un clima di empatia fra spettatori, poeti, scrittori e giurati. Il punto apicale è stato raggiunto verso la fine della manifestazione, nel bellissimo momento della foto ricordo, che ha visto riuniti i componenti della Giuria e gli autori in una sorta di “abbraccio corale”. Montignano, “il paese più bello del mondo”, ma piccolo, per ovvie ragioni non molto conosciuto , per una serata è stato il “centro ombelicale “ dell’Italia. Da borgo al nazionale, al Canto Universale.
(Giulio Moraca – Biblioteca Comunale Luca Orciari)
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