Giovedì 22 agosto “Narrare la guerra. Costruire la pace” in piazza della Vittoria
Dalle ore 21.15 testimonianza di un volontario della Comunità Papa Giovanni XXIII tornato dalla Palestina
Sono iniziati i Giochi senza Barriere, giorni di riflessione, divertimento, condivisione. Nella serata di giovedì 22 agosto alle ore 21.15 “Narrare la guerra. Costruire la pace”, testimonianze e racconti di un volontario di Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII, tornato recentemente dalla Palestina, intervistato da Raffaella Persichella.
L’Operazione Colomba nasce nel 1992 dal desiderio di alcuni volontari e obiettori di coscienza della Comunità Papa Giovanni XXIII, di vivere e l’esperienza maturata sul campo ha portato Operazione Colomba negli anni ad aprire presenze stabili in numerosi conflitti nel mondo, dai Balcani all’America Latina, dal Caucaso all’Africa, dal Medio all’estremo Oriente. Dal 2002 è presente in Palestina e Israele.
Concretamente le attività nelle zone di guerra sono la protezione dei civili più esposti alla violenza della guerra, attraverso la presenza internazionale e con azioni nonviolente concrete quali, ad esempio, l’interposizione, l’accompagnamento (scorte civili)…; la promozione di percorsi di dialogo e riconciliazione attraverso momenti di incontro e confronto in luoghi neutrali e sicuri, alla presenza di volontari mediatori; il sostegno ai bisogni più immediati delle persone con le quali si condivide la quotidianità, cercando di dare risposte concrete alle emergenze; il lavoro di advocacy, denuncia e promozione di soluzioni alternative al conflitto, a livello politico e istituzionale.
Raffaella Persichella lavora nell’editoria e in ambito audiovisivo ha collaborato nella scrittura di video istituzionali e brevi documentari. Da 5 anni è coordinatrice generale del Cactus International Children’s and Youth Film Festival, un festival di cinema per bambini e ragazzi. Negli ultimi anni ha frequentato la Terra Santa per un documentario, ora in sospeso, sui territori palestinesi occupati.
Ascoltare la voce diretta di chi ha condiviso la vita nei territori palestinesi teatro di scontri e di guerra, contribuirà a dare una visione più diretta e informata di quanto sta avvenendo e susciterà azioni concrete di pace e nonviolenza.
Per chi vuole c’è la possibilità di mangiare: apertura dello stand gastronomico alle ore 19.30.
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