Sembra il titolo di una favola e in un certo senso lo è: la storia di un ombrellone che, sulla spiaggia di Senigallia, porta riparo alla calura e diventa protagonista di solidarietà.

L’idea viene a Virginia e Nicola, titolari dei Bagni della Baia del Porto, Lungomare Mameli, a ridosso del porto-canale. Virginia e Nicola pensano che la loro attività non debba essere destinata a produrre unicamente ospitalità e profitto, ma anche contenere un segno riconosciuto di socialità operosa, la solidarietà.

Amici come sono da sempre della associazione senigalliese “Giardino degli angeli odv” che opera da oltre venti anni nella città brasiliana di Canavieiras, Virginia e Nicola elaborano il progetto dell’ombrellone solidale, un ombrellone destinato ai turisti giornalieri con i colori brasiliani verde-oro, il logo della associazione e materiale informativo. A fine stagione il ricavato dall’affitto dell’ombrellone solidale sarà devoluto in forma di donazione a favore del Giardino degli angeli.

Ma non basta. Virginia e Nicola propongono ad altri titolari di Bagni di aggregarsi al progetto proponendo loro di esporre l’ombrellone solidale. I loro clienti potranno apprezzare l’iniziativa benefica come segno distintivo dei valori di accoglienza e sensibilità sociale.

Così altri nomi si aggiungono e la lista degli ombrelloni solidali si allunga:

• BAGNI 39 e 40 BAIA DEL PORTO – di Nicola Chicco e Virginia Cucchi
• BAGNI TOMMY n. 38 di Walter Morganti
• BAGNI 37 di Casagrande Andrea
• BAGNI 36 di Foligna Lorenzo
• BAGNI 31 – HOTEL MAREBLU’ di Morsucci Graziano
• BAGNI 30 – PANCHO BEACH di Galluzzi e Cardaccia
• BAGNI 29 – L’ALBERGO DELL’ORSO BO di Gianni Bellagamba
• BAGNI 16 e 17 – NORD MARINE di Alessio e Canu.
• BAGNI 52 – TERRAZZA MARCONI di Annalisa Micci

Una bella storia sulla spiaggia di Senigallia, votata al bene ed alla solidarietà, una storia che congiunge il nostro Adriatico con l’Oceano Atlantico di Canavieiras.

Alla realizzazione del progetto contribuiscono la C-Project e la Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba.