Us Pallavolo Senigallia, tesserati record
Ma quello degli spazi è sempre più un problema
Record di tesserati: 468 atleti nella US Pallavolo Senigallia. Superati i numeri del periodo pre-covid. Il problema degli spazi.
Pallavolo: un “esercito” di praticanti
E’ un nuovo record assoluto quello registrato in questa stagione dalla US Pallavolo Senigallia. Parlano i numeri: 468 tesserati di cui 441 nel settore pallavolo e 27 nel settore arti marziali (con la sezione “Ludi e Victoria” all’interno della società dedicata al ju jitsu tradizionale). Ventotto i prestiti annuali ad altre società pallavolistiche, a dimostrazione del fatto che il vastissimo vivaio nero-azzurro aiuta a coprire anche le esigenze di sodalizi più piccoli o privi di settore giovanile. Ventidue infine i tecnici in forza alla società senigalliese.
Numeri che non si erano registrati neppure prima del Covid. Nel 2018, raggiungendo i 400 tesserati, la US Pallavolo risultava la 16° società in Italia per numero di praticanti e campionati svolti, la seconda nella regione Marche e la prima in provincia di Ancona. Poi, la fisiologica diminuzione di iscritti negli anni del Covid ed ora un’impennata che il direttore tecnico Roberto Paradisi spiega così: “Per noi lo sport è innanzitutto etica: gli atleti non sono numeri ma carne, sangue e passione. Cerchiamo di insegnare loro i principi più sani dello sport, che poi è una forma di coesistenza sociale inclusiva che prepara ai set della vita. Chi entra alla US respira entusiasmo, professionalità, emozioni, lealtà. E impara il senso del gruppo. Alla US – spiega il direttore tecnico – non si instilla il culto della vittoria ad ogni costo, degrado di ogni visione agonistica seria. Si insegna invece che sconfitta e vittoria sono impostori: il vero conflitto è con se stessi e ogni obiettivo passa per il superamento dei propri limiti. I risultati sul campo – come poi abbiamo sempre dimostrato – arrivano come mera conseguenza di questo impegno”. E se i numeri ci parlano di una realtà vastissima che continua a crescere, aumenta la preoccupazione per gli spazi non sufficienti a garantire l’attività agonistica della società. “La carenza strutturale di impianti non è un segreto – spiega il presidente Gabriele Zazzarini – e purtroppo saremo già costretti a comprimere le ore di allenamento. Il che non è giusto né ‘salutare” per i giovani che teniamo impegnati in una continua rincorsa ad emozioni pure. Ci auguriamo che presto venga restituita alla città la palestra del Corinaldesi e poi che vi sia una politica sportiva comunale che prenda atto del problema, risolvendolo.”.
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