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“La movida senza regole che ti rovina la vacanza”

La testimonianza di una turista: "Da fenomeno culturale dei centri urbani si è trasformata nello sballo dei giovani e in notti insonni per i turisti"

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Hotel Turistica - Hotel Senigallia (Ancona) - Vacanze al mare

Nella costiera adriatica scegliere Senigallia è una tradizione, come dimostra il flusso turistico abbastanza intenso già dai primi giorni di luglio.

Un passato antico alle spalle ed un centro storico molto ben conservato la candidano naturalmente ad essere una meta preferita, dove è piacevole passeggiare al tramonto per scoprire le sue tante bellezze. Da non perdere la Rocca Roveresca, i Portici Ercolani, Palazzo del Governo e la popolare Rotonda sul mare, resa famosa dalla canzone estiva di Fred Bongusto, che quest’anno ha compiuto 91 anni ed è stata celebrata con un francobollo commemorativo.

Proprio nel centralissimo Corso 2 giugno, in pieno centro storico e zona pedonale, una signora non più giovanissima viene multata da zelanti vigili urbani per averla attraversata in sella alla sua bicicletta.

La scena non passa inosservata e diviene di dominio pubblico tra gli ospiti degli alberghi sul lungomare, ostaggi del caldo afoso e della movida notturna, con musica a volume oltre i limiti di legge fino all’alba. Quando finisce il chiasso indisturbato e fastidioso dei locali, forse anche una discoteca proprio a pochi passi dalla Rotonda, i ragazzi continuano con schiamazzi e consumo di alcool, almeno così sembra, dal rumore inconfondibile delle bottiglie.

La parola movida ha perso quel carattere tipicamente spagnolo che l’aveva fatta apprezzare anche da noi negli anni ‘90 e da fenomeno culturale dei centri urbani si è trasformata nello sballo dei giovani e in notti insonni per i turisti che affollano gli alberghi del lungomare.

Impossibile che la Polizia municipale, così rigorosa nei controlli stradali, ed il Sindaco non siano a conoscenza che i decibel trapanano incessanti la testa dei malcapitati, sia perché spetta a loro il controllo del territorio, sia perché la musica assordante arriva forte e chiara fino al 5° piano con le finestre chiuse (obbligando i malcapitati all’aria condizionata), dalla tarda serata fino all’alba.

L’Amministrazione comunale deve agire per il rispetto della quiete pubblica a prescindere dal turista, che comunque è un ospite pagante, e non deve tollerare evidenti violazioni del codice, come invece accade se imbocchi il centro storico – zona chiusa al traffico – inforcando la bicicletta.

Se ci sono ordinanze sindacali che stabiliscono gli orari per la diffusione sonora queste devono essere rispettate e l’Amministrazione comunale deve coordinarsi in modo forte con gli operatori del settore, se vogliono garantire oltre alla quantità dei numeri agli esercenti, anche la qualità dei servizi e del soggiorno ai villeggianti.

Ma non c’è solo questo a rendere la situazione poco gradevole per chi voglia trascorrere una vacanza a Senigallia. Il Comune deve valutare attentamente il rilascio di autorizzazioni e deve promuovere, attraverso forme premiali, un maggiore decoro pubblico e privato. C’è poca pulizia dei marciapiedi, spesso occupati in modo disordinato da tante biciclette. Le panchine sembrano lì per caso. Pochi i fiori davanti agli esercizi commerciali, poco e trascurato il verde. In generale non si ha l’impressione di una città accogliente e curata. Ovunque, insieme ad un miscuglio indistinto di note urlate a tutte le ore, domina l’odore di cibo fritto, che fa sparire ogni idea di trovarsi al mare.

C’è bisogno di un piano per il rilancio del commercio, che eviti le bancarelle selvagge e si rivolga invece ai migliori banchi ambulanti, piccole fiere e mercatini, con un miglior uso degli spazi pubblici ed un programma di manifestazioni nel lungomare per una vera estate in festa, che inviti alla passeggiata.

Senigallia non può essere il centro dove il diritto alla quiete notturna per i suoi abitanti, per gli operatori e per chi la sceglie come località di vacanza si contrappone al diritto al divertimento. Senigallia deve cambiare anche in nome del suo passato storico, che rischia di essere offuscato e di finire in secondo piano.

La sentenza della Cassazione che condanna i Comuni a risarcire i cittadini che subiscono i danni della movida deve essere l’estrema ratio. La soluzione non va trovata nei controlli, nelle sanzioni e nei ricorsi, ma in un cambiamento dei modelli e dei comportamenti dei giovani, offrendo loro bellezza e qualità, costruendo un percorso alternativo allo sballo e all’alcool ed una prospettiva da cui guardare il futuro a tutti i soggetti economici, che devono rispettare la legge e non accontentarsi di fare cassa.

 

Ina Camilli, turista non per caso ma dall’infanzia

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 22 luglio, 2024 
alle ore 12:02
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Commenti
Ci sono 3 commenti
giulianagianni1 2024-07-22 15:29:11
condivido assolutamente !
piuttosto che multare i ciclisti servirebbe invece sanzionare i giovani bulletti che con le loro motorette smarmit­tate girano indisturbati fino a tarda notte per le vie della città .
ad intervalli di qualche giorno, delle verifiche a spot da parte delle forze dell'ordine (vigili, carabinieri e polizia) in zona incrocio della penna sicuramente rimuoverebbero il problema alla radice. stessa cosa vale per i pattugliamenti in zona movida e centro.
Naturalmente siamo in vacanza in una località di mare e qualcosa deve essere concesso ma è giusto disincentivare gli eccessi.
poi diciamolo francamente, a Senigallia la movida non è dei turisti come avviene ad es. a Barcellona , qui i maleducati sono al 99% i giovani locali che sicuramente non hanno ricevuto la giusta educazione ne' in famiglia ne'a scuola per la famosa frase ormai superata '.. Che voi fa sono fioli....'.
amarconi 2024-07-22 15:48:37
Stessa cosa a Pesaro, li i cittadini però si sono organizzati diffidando il Comune e le Forze dell’Ordine e minacciando querela. Siamo all’incredibile istituzioni che dovrebbero essere al servizio del cittadino che vengono querelate perché non fanno il loro di dovere, penso che solo in Italia può succedere.
La stessa cosa vale per le strade rumorose!
azzurro1 2024-07-23 15:37:39
Senigallia non e' piu' un luogo di villeggiatura da tempo. E' un luogo dove si mangia, si assiste ad eventi che diventano paadroni della citta'. Il mare e' come se non esistesse, la vita arriva fino alla spiaggia, alla battigia e poi basta. Non c'e' piu' un'attivita' in acqua , sia sportiva che di bagnanti tranquilli. E' tutto un bar, altro che Spiaggia di velluto...se volete riposare andate altrove.
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