“Via le antenne dal tetto degli alberghi di Senigallia”
"Ben 85 le richieste degli operatori"
In Commissione Consiliare è stata prodotta una ricchissima documentazione circa lo stato di installazione di antenne che emettono radiazioni elettromagnetiche verso cui c’è una spiccata attenzione dei cittadini.
Il progresso non si può fermare e prevede che questo tipo di segnali aumenti nel futuro anche a causa del 5G che permetterà tanti servizi utili come la telemedicina. Quello che può fare l’ente pubblico però è quello di indirizzare l’installazione in aree tali (meglio pubbliche che private) che rispondere contemporaneamente all’efficacia ma anche alla sicurezza.
Ecco perché è necessario che il Comune si doti di un apposito regolamento e, soprattutto, individui le zone di proprietà pubblica idonee a ricevere i tralicci.
Oggi nel Comune senigalliese sono state censiti 55 tralicci, di cui 11 su suolo pubblico, con circa 1.000 corpi radianti.
Le antenne sono in alcuni casi ben in vista ma in tanti altri casi sono mascherate da camini o altre manufatti. Perfino nelle fatiscenti cabine telefoniche di un tempo sono presenti trasmettitori sul tettino.
Dallo studio prodotto risulterebbe che ben 13 alberghi sono coinvolti nell’irraggiamento elettromagnetico, di cui 6 presentano criticità da monitorare toccando anche condomini contigui mentre uno presenta una situazione di allerta.
Siamo certi che pubblicizzare il mare, i monumenti, le manifestazioni sia estremamente positivo ma dovrebbe esserlo anche informare i turisti che soggiornano in albergo della presenza o meno di tralicci sulla propria testa, come si fa per l’accoglienza o meno degli animali domestici.
Il fatto è che sono presenti 85 richieste, da parte degli operatori telefonici, di potenziamento della struttura. Non necessariamente 85 tralicci ma 85 antenne sicuramente. Non è poca cosa.
L’invito quindi al Comune è di individuare zone adatte a coprire sia l’allontanamento delle antenne dal tetto degli alberghi sia nuove richieste. Antenne che emettono segnali potentissimi saranno sicuramente più economiche rispetto ad una rete a bassa intensità ma diffusa, però andare a letto sotto un bombardamento di onde elettromagnetiche deve essere una scelta consapevole come quella di tutelare la salute dei cittadini. E mentre l’ente pubblico è obbligato a fare scelte in favore della comunità e a tutelare la salute al di là dei parametri minimi previsti dalla legge, il privato ha altri interessi ed un metro diverso di valutazione.
La citta turistica è questa, un carnaio per famiglie, la gente viene qui a sfogarsi due settimane prima di tornare a fare schiavo per tutto il resto dell’anno. Volete il turismo ma a chi giova tutto questo? Veramente la popolazione ne trae vantaggio o il vantaggio è solo per pochi?
facciamo valutare anche queste o stacchiamo tutto e mettiamo le candele? ma anche queste, da accese, producono COx ed NOx. ovviamente la sto buttando sull ridere e mi chiedo : perché certe cose non vengono denunciate alla ARPAM piuttosto che spararle senza oggettività sui giornali locali ?
Ho 2 ipotesi sulla sua persona
1 non sa scrivere
2 è una nullità intellettuale
spero non sappia scrivere
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