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Canti e balli dei campagnoli senigalliesi

Questo il titolo di un libro che sarà presentato a Senigallia il 19 luglio per la prima volta

Luca Bonvini - Officina impianti GPL e metano - Senigallia

Venerdì 19 luglio alle 21 nel Centro Sociale Sant’Angelo Pro Loco (Via Borgo Marzi, 60) sarà presentato il libro Canti e balli dei campagnoli senigalliesi, curato dal dott. Donato Mori, storico dell’arte, suonatore di organetto diatonico e organizzatore di concerti di musica popolare basati su accurate ricerche storiche ed etnomusicologiche.


Mori, con un’appassionata e meticolosa ricerca, ha rinvenuto e trascritto centinaia di stornelli campagnoli, ancora inediti o pubblicati su periodici ormai quasi introvabili, raccolti a Senigallia e dintorni tra il 1865 e la prima metà del Novecento dal conte Adolfo Gherardi, dal farmacista cultore di storia locale Pio Emilio Vecchioni e dal poeta dialettale e folclorista Nicola Leoni, più un’altra ventina di canti registrati da Teresa Minardi del Ferriero su una musicassetta conservata nell’Archivio sonoro di Mauro Mangialardi. Quest’ultimo ha scritto anche la prefazione come rappresentante dell’Associazione Promotrice Montignanese, massimo sponsor della pubblicazione.

Donato, poi, ha corredato questi poetici versi contadini di suggestive descrizioni d’epoca, di immagini raffiguranti luoghi e persone legate a quel patrimonio culturale e di spartiti musicali con le principali melodie usate dai nostri nonni e bisnonni per cantare quegli stornelli e per ballare nelle campagne senigalliesi il saltarello, la paroncina, la frullana e ’l bal d’l suspir, nonché per cantare la Pasquella, come quella trascritta musicalmente da Giovanni Ginobili nel 1940 a Montemarciano.

Le annotazioni di Mori, inoltre, riportano alla luce personaggi dimenticati o poco conosciuti della nostra zona, come ad esempio il maestro compositore Giuseppe Bernacchia, o il medico condotto di Montignano Pietro Alessandrelli (del quale egli ha trovato un ritratto inedito), che insieme a due figlie in età da marito andò a teatro una sera del 1866 con il celibe conte Gherardi; oppure luoghi ormai ignoti come la casa natale di Nicola Leoni (identificata da Mori) o l’osteria La Capanna descritta da Pio Emilio Vecchioni. Ha dato particolare rilievo anche al ricordo di due importanti associazioni senigalliesi che per decenni hanno realizzato eventi culturali, conferenze e pubblicazioni di rilievo, anche sul folklore e le tradizioni popolari: la Società degli Amici dell’Arte e della Cultura e La Famiglia Marchigiana.

La presentazione, organizzata dal Centro Sociale Sant’Angelo Pro Loco, sarà corredata da un breve concerto di canti campagnoli eseguiti da Donato Mori (organetto e voce) ed Elena Mori (voce e tamburello).
Centro Sociale Sant’Angelo Pro Loco

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