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“…Niente di nuovo sul fronte occidentale…..(o quasi)”

L'ing. Mauro Rognoli sul ponte Garibaldi: "I senigalliesi sono di infinita pazienza, ma anche quella ha un limite"

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L’estate è infine arrivata con la sua consueta afa e sorpresa anche le mucillaggini. Eccoli poi i saldi. Insomma tutto come di consueto, nulla cambia sul fronte occidentale. Neppure i ponti senigalliesi che, da quasi due anni, restano in sei. Manca il settimo, il più strategico. Cioè quel poverello ponte Garibaldi – demolito in tutta fretta chissà perché quasi due anni fa. “Il progetto? Non c’è nulla”, ha informato ora il sindaco Olivetti, in una intervista il 30 Giugno.

Che tempi bizzarri viviamo. Da ottobre 2021 a oggi sono apparsi, sugli organi di informazione, 27 articoli sul poverello. Tra attese, promesse, illusioni e disillusioni.

Ricordate? Eccone qualche titolo, saltando qua e là:

2/10/2021: “pronti a demolire ponte Garibaldi… Regione ok, al Comune la ricostruzione … l’annuncio dell’assessore Aguzzi”.

21/1022 Ponte Garibaldi, ecco le ipotesi sul tavolo….una soluzione pedonale temporanea o la soluzione Bailey.

31/10/2023: “Giù il ponte Garibaldi, l’atto primo…”

30/1/2024. “Ponte Garibaldi, siamo in ritardo, l’Anas acceleri con il progetto… il timore del cantiere in estate…”

31/1/2024: “Ponte Garibaldi, finalmente il progetto… sarà presentato venerdì…grazie all’ottimo lavoro del Ministero guidato da Matteo Salvini, rimarcano i deputati della Lega, Carloni e Marchetti… come sempre la Lega dimostra di passare dalle parole ai fatti”

3/2/2024: “Nuove ponte Garibaldi, solo dettagli…vertice in Regione, manca il sindaco”.

1/3/2024: “ultima idea, spostare ponte Garibaldi… la possibile location nell’ex lavatoio…il sindaco Olivetti: non può essere collocato nella vecchia sede…”.

8/3/2024: “Ponte Garibaldi, assessore Campagnoli: a breve pronto il progetto…”

22/3/2024: “E’ arrivato l’0k al progetto… sarà più alto e largo ma a senso unico…ieri vertice tra Comune, Regione, Anas e Soprintendenza per l’approvazione delle modifiche”.

24/3/2024: “Nuovo ponte Garibaldi a due corsie ma si percorrerà a senso unico… si imboccherà da via Rossini, dice il sindaco, così evitiamo un forte impatto sulla viabilità”

15/4/2024: “Ponte Garibaldi si può fare solo così, la città non può essere divisa in due, il sindaco Olivetti respinge le polemiche di Federcaccia… gli Orti del Vescovo? Il progetto va rivisto…”

27/4/2024. “Ponte Garibaldi, ora ci sono tre progetti…bocciato quello che passerebbe sopra i muri”.

Insomma, un crescendo rossiniano, fino a oggi appunto “il progetto? Non c’è nulla. Ho un vecchio disegno di mesi fa”, ammette ora il sindaco Olivetti…chiederò un incontro urgente al vicecommissario. E confessiamo che ne avevamo avuto il sospetto.

Ora, per carità, ognuno ha il diritto di avere idee confuse (Regione, Comune, struttura commissariale) e procedere per tentativi ed errori, qui però forse si è esagerato.

La demolizione del Poverello (autorizzata con decreto 3 del 23 /3/2023 dal vicecommissario ing. Babini e affidata al Consorzio Bonifica delle Marche) rientrava tra i poteri del Vicecommissario?

C’era una perizia firmata da tecnico competente che giustificava la demolizione?

Non sarebbe stato invece possibile intervenire per il ripristino come fa normalmente Anas con i suoi ponti?

Perché, prima di demolirlo non sono stati fatti studi sulla possibilità di ricostruire il nuovo nel rispetto delle norme vigenti sui ponti dal 2018?

Il Consorzio di bonifica, e il dirigente regionale ing. Stefoni, invece di progettare, autorizzare e realizzare costosiAutogru in transito su ponte Garibaldi dopo l'alluvione del settembre 2022 interventi che, alla prima piena, (settembre 2022) si sono rivelati inutili e dannosi, avrebbero fatto bene a studiare il modo per rispettare le norme sui ponti del 2018 prima di realizzare, nel 2020, il nuovo ponte 2 giugno.

Insomma, la demolizione del Poverello oltre che esosa (previsti €.909.089,00 contro gli €.109.052,00 previsti dal Consorzio per la demolizione dell’identico 2 Giugno) non era di certo “urgente”, non c’è stata reale prova di carico che ne giustificasse l’abbattimento, la conferma del suo stato di salute è data dal transito dei mezzi di lavoro e dai materiali depositati in occasione della posa in opera Ponte Garibaldi usato come deposito di materialidella passerella. 

Diceva Andreotti: “A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre”

Si è cercato di far passare il Poverello come causa dell’allagamento del centro cittadino, quando invece è assai verosimile che il responsabile è stato l’ex ponte 2 Giugno che, in occasione della piena di settembre 2022, si è comportato da “diga”. Tanto che quando la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è venuta a Senigallia è stata portata sul Garibaldi presentato come simbolo dell’esondazione e non sull’ex 2 Giugno.

Le nuove amministrazioni sia quella regionale che quella cittadina, operative dal 2020, si sono autodefinite “giunte del fare” quindi debbono far vedere alla cittadinanza (elettori) “che fanno” di conseguenza hanno messo in opera con la formula della “somma urgenza” tutta una serie di interventi lungo l’asta fluviale presentati come funzionali alla mitigazione del rischio idraulico della città la cui efficacia è tutta da dimostrare. La demolizione del ponte Garibaldi è rientrata in questo “gioco”.

Insomma: da due anni Senigallia è divisa in due, con ingenti inutili spese pubbliche, enormi disagi per la cittadinanza e le attività economiche e nulla all’orizzonte. Tutto ciò causa il Poverello accusato ingiustamente, mentre il colpevole, l’ex Due Giugno, è ancora lì, sbagliato e a forte rischio. Tutti hanno diritto ad avere idee confuse, a procedere per tentativi ed errori, ma il ‘’troppo stroppia’’ e a tutto c’è un limite.

I ponti sono proprietà del Comune, ed è giunta l’ora che il Comune esca da questo stallo e decida. I senigalliesi sono di infinita pazienza, ma anche quella ha un limite. Perché, alla fine, c’è una questione di rispetto e di buona reale amministrazione sui problemi concreti.

A discorrere non è fatica mentre essere trasparenti e ascoltare richiede impegno e capacità di sintesi e di decisione, nulla di tutto ciò si è verificato in oltre due anni.                                                  

In che mani siamo!

 

da: Ing. Mauro Rognoli

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