Balza in pole position il libro “Storia delle Marche in età contemporanea 1797-2022”
Il volume curato dal prof. Marco Severini è il più richiesto del marchio "1797 edizioni" nel primo semestre 2024
La sera di martedì 2 luglio il cortile di Palazzo Montani Antaldi di Pesaro è stato affollato da oltre un centinaio di persone giunte per assistere alla presentazione del volume “Storia delle Marche in età contemporanea 1797-2022” (a cura di M. Severini, 1797 edizioni, 2024), presentazione organizzata in maniera ineccepibile dal socio-prof. Riccardo Paolo Uguccioni.
Relatori della serata sono stati i proff. Lidia Pupilli e Marco Severini, rispettivamente co-autrice e curatore dell’opera la quale, dopo aver quasi doppiato al Salone del Libro di Torino le copie vendute del libro di un chiacchierato generale italiano, conquista la vetta del libro più richiesto del marchio editoriale nel primo semestre 2024.
Dicono i dirigenti: “Tra quelle del nostro distributore nazionale, quelle del Salone torinese e le altre portate in kermesse e iniziative pubbliche, abbiamo già superato le 250 copie e continuano ad arrivare richieste. Il merito è dell’originalità e della varietà di un volume che, basato su rigorose ricerche archivistiche e documentarie, mette insieme una pluralità di accenti e utilizza un linguaggio piano e accessibile”.
In effetti, il volume – reperibile ancora nelle librerie cittadine -, oltre a ricostruire 225 anni di storia, propone analisi e punti di vista quanto mai differenti: c’è la politica con i suoi complessi meandri, che contemperano l’età papalina, quella liberale, il ventennio dittatoriale, la Resistenza e l’età repubblicana; c’è la dimensione socio-economica e quella civile e culturale; ancora, sono presenti ricognizioni puntuali sulla cultura storiografica e sulla gastronomia marchigiane, sul turismo, lo sport, la stampa, i viaggi e i viaggiatori italiani ma soprattutto europei e statunitensi che hanno scoperto la regione adriatica tra Otto e Novecento o che vi hanno comprato casa a partire dagli anni Settanta del secolo scorso. Soprattutto, ci sono le donne, in un libro che appartiene a una disciplina ancora troppo maschile e maschilista, e i tre microcosmi marchigiani con le loro rispettive civiltà: la costa, la collina, la montagna.
Lo studio alla base dell’opera ha riguardato quattro secoli che più diversi non avrebbero potuto essere: la fine del Settecento, con l’arrivo dei principi giacobini e rivoluzionari; il lungo Ottocento del secolo della libertà e della nazionalità; il Novecento con la conquista della cittadinanza repubblicana e il confronto con la modernità, con tanto di luci e di ombre; e questo primo quarto di ventunesimo secolo in cui vengono analizzati mutamenti e continuità, fratture (come le elezioni del 2020) e particolarità. Insomma, il lettore non si stanca mai in queste oltre 400 pagine firmate da sette autori e autrici (cinque storiche e due storici), uscite nel maggio scorso, in un frangente in cui tutti guardano all’internazionalizzazione mentre la storia dei territori e delle periferie langue.
Avreste mai detto che Giacomo Leopardi è stato uno dei primissimi ambasciatori della cucina marchigiana nella penisola? O che il bisnonno della campionessa Gabriela Sabatini partì nel 1875 da Porto Sant’Elpidio per l’Argentina in cerca di fortuna? Che una delle prime due votanti italiane è stata la poeta Maria Alinda Bonacci a Recanati nel novembre 1860? Che il primo Caffè Sport Borghetti venne distribuito agli operai di Ancona che stavano lavorando alla linea ferroviaria Ancona-Pescara nel 1860? Che i colori sociali della U.S. Anconitana sono stati assunti in omaggio a quelli del Liverpool? Che, poco dopo la rivolta dei bersaglieri nell’estate 1920, i sovversivi che aprirono il fuoco, al Ciarnin di Senigallia, contro un treno proveniente da Ancona in cui credevano ci fossero guardie regie, uccisero diversi innocenti, tra cui la giovane Teresina Roccati, figlia dei cioccolatai di Casa Savoia? Che all’origine della nascita della Benelli, un marchio che ha fatto la storia del motociclismo mondiale, c’è una donna, l’anconetana Teresa Boni? No! Allora questo è il libro per voi.
Prossime presentazioni del volume: Macerata, Falconara Marittima, Ancona.
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