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Si avvicina la 14° edizione di Demanio Marittimo

Venerdì 19 luglio sul lungomare Italia di Marzocca

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Demanio Marittimo. KM-278 è una maratona dedicata alle arti, all’architettura, al design e alla dimensione adriatica, curata da Cristiana Colli e Pippo Ciorra. La XIV edizione, come ogni anno, si svolge sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia venerdì 19 luglio, 12 ore ininterrotte, 6 pm/6 am: il festival è ormai è divenuto un landmark che per una notte ogni anno connette la spiaggia di Marzocca con le grandi questioni contemporanee e con le voci di chi le affronta dai punti di vista del progetto, del paesaggio, della tecnologia, dell’arte, delle molte forme di appartenenza al nostro tempo e al nostro spazio.

Il tema di questa 14° edizione, ROVINE&RIPARI, è pensato come un ulteriore dispositivo per avvicinare la spiaggia di Marzocca ai fenomeni e ai concetti che viviamo ogni giorno. Da un lato una produzione accelerata di rovine, prodotte da guerre e catastrofi, ma anche dalla velocità con cui il tempo trascorre per la cultura occidentale, trasformando qualsiasi reperto in archeologia. Dall’altra il bisogno di trovare forme diverse di riparo/protezione per comunità e individui sempre più fragili. Repair come riparo, con una traduzione tendenziosa, ma anche come riparazione, resistenza all’iperconsumo, risarcimento, mitigazione delle diseguaglianze. Parole estese che rimandano alla crisi dell’ecosistema e a immaginare forme diverse di riparo – per le creature e le cose, i patrimoni identitari, le comunità come architravi di coabitazione e cittadinanza.

Lo spazio pubblico che accoglie il progetto è il risultato, come da consuetudine di Demanio Marittimo, di un concorso tra gli studenti della SAAD, Scuola di Architettura e Design dell’università di Camerino, che chiudono con la notte di Demanio Marittimo le celebrazioni per il trentennale della loro istituzione. Gli autori del progetto OLTRE sono: Fatijon Ademaj, Michele Forti, Qendron Mema, Gloria Seri, Elisa Valori.

Il Demanio si apre come sempre con l’omaggio al Maestro del Territorio, quest’anno è Guido Guidi, al quale il MAXXI prepara per fine anno una grande retrospettiva: col maestro di Cesena dialogano i curatori della mostra, Simona Antonacci, curatrice di fotografia del MAXXI, Pippo Ciorra e Antonello Frongia.

Anche quest’anno DMKM278 offre un programma internazionale ampio e ricco di tematiche contemporanee: un primo focus interdisciplinare si concentra sulla scena contemporanea del Kosovo, al centro di una metamorfosi a base culturale, alimentata dall’esperienza di Manifesta 14, nelle riflessioni del curatore e critico Alex Fisher, nelle testimonianze del Sindaco di Pristina Perparim Rama, dei curatori di Hangar e Autostrada Biennale Leutrim Fishekqiu e Vatra Abrashi, un polo che si sta imponendo per innovazione e progettualità, gli artisti Sislej Xhafa, Artan Hajrullahu e Blerta Hashani. I “100 anni di Paolo Volponi” sono ricordati a partire dalla sua Urbino, negli interventi del critico letterario Massimo Raffael,  del sociologo Aldo Bonomi e del curatore della mostra che la città gli tributa a Palazzo Ducale, Giovanni Russo.

Il tema di questa edizione rimanda a grandi interrogativi rispetto alle pratiche di progettazione culturale, curatela, e gestione del patrimonio, relazione tra memoria e immanenza. Sono esperienze speciali e storie esemplari nell’ambito dei beni culturali quelle di Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà a Roma e curatore del programma internazionale Pompeii Commitment, che dialoga con Davide Quadrio, Direttore del MAO Museo d’arte orientale di Torino.

ROVINE&RIPARI è un prisma che rimanda anche alla ineludibile centralità del Vivente, alla dimensione spirituale per ogni cosa che comprende ma supera la dimensione confessionale per diventare respiro etico e riflessione: intorno a queste interrogazioni si svilupperanno le riflessioni del sociologo e scrittore Marco Dotti.
Il 2024 ricorda anche i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi. Una figura che apre, per la prima volta nella storia umana, la frontiera della simultaneità come prospettiva di stile di vita e di sviluppo, la prossimità invisibile che la ricerca scientifica e tecnologica ha tradotto in un mondo perennemente interconnesso. E’ dal Colle dei Cappuccini in Ancona che il 7 agosto 1904 Marconi dà vita ad una delle connessioni più leggendarie ed eclatanti, quella con Poldhu in Cornovaglia, 1750 chilometri di distanza. L’etere diventa infrastruttura per le comunicazioni, l’arte, l’economia. La radio è l’inizio di un tempo nuovo per l’umanità. La legacy di Marconi, tra l’archivio e l’oracolo, sarà al centro delle riflessioni del filosofo della tecnologia Cosimo Accoto.

Molti autori si susseguiranno sul palco di Marzocca per raccontare il loro lavoro. Tra questi Gustav Düsing racconterà il progettlo Study Center dell’ateneo di Braunschweig che gli è valso – insieme a Max Hacke – il massimo premio di architettura europeo, il Mies van der Rohe Award, introdotto da Anna Sala della Fondazione Mies van der Rohe. Pietro Martino Federico Pizzi dello studiopizzi, vincitore a sua volta del Premio Italiano di Architettura MAXXI_Triennale presenta la sua Cantina Ceresé insieme al gruppo Grazzini, Tonazzini, Colombo, autori dell’installazione “Quintessenza” nella piazza del MAXXI e come tali insigniti del premio italiano giovani 2024. A introdurre il premio e i suoi vincitori ci sarà Lorenza Baroncelli, direttrice del MAXXI Architettura. Lo studio newyorchese Lot-Ek (Ada Tolla e Giuseppe Lignano), oltre a presentare il proprio lavoro, offre al pubblico l’anteprima di un film dedicato alla loro attività.

Molte le installazioni, opere d’arte, esperimenti di public design presentati nella maratona. Alix Boillot, borsista di Villa Medici, sarà presente con la sua opera “percussionistica” GraceHPO, collettivo ferrarese, con l’installazione-tavolo da ping pong TTT, realizzata per la mostra Sculture nella Città 1971/2024 a Pesaro. Il collettivo toscano Lemonot presenta invece Talamo, realizzato dall’azienda marchigiana Noctis, prodotto da BASE per l’ultima Design Week milanese. Del grande letto leggero, scomposto, sospeso e abitabile, parlano Linda Di Pietro, direttrice di BASE e uno degli autori, Lorenzo Perri.

Le frontiere del design sono esplorate dal film We are the Others (2024, 55 min) di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni dedicato ai quarant’anni di attività dei fratelli brasiliani Fernando e Humberto Campana. La proiezione è seguita da un incontro delle autrici con Marva Griffin.

Come ogni anno l’esperienza del cibo presenta storie originali: per questa edizione il packed lunch di Demanio 2024 è a cura di Pandefrà.

La manifestazione è promossa dalla rivista MAPPEGagliardini Editoredall’Associazione Demanio Marittimo.Km-278 con la collaborazione del MAXXI, del Comune di Senigallia, della Regione Marche e il supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni.

Programma sempre aggiornato su www.mappelab.it

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