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“Vicenda Atim esemplare del governo Acquaroli”

"Anche altre azioni si sono rivelate simili"

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Maurizio Mangialardi
La vicenda ATIM, aldilà dell’incredibile opportunismo del suo ex direttore generale Bruschini che dopo aver incassato centinaia di migliaia di euro di compensi se ne va a Roma alla prima occasione utile, può essere considerata come esemplare in negativo per descrivere anche altre azioni simili della Giunta Acquaroli su settori come la sanità (le 5 nuove AST), l’agricoltura (creazione di AMAP), le politiche europee (creazione di SVEM).
 

Come funziona il metodo Acquaroli? È un mix tra clientelismo e il “facite ammuinna”. Per scopi biecamente propagandistici e elettoralistici si fa finta di riformare qualcosa che molto spesso funziona anche abbastanza bene fino a quel momento. Si crea un nuovo carrozzone con considerevole aumento dei costi dovuto alla distribuzione di prebende agli amici degli amici. Si promette in pompa magna che il nuovo ente x o y darà una svolta, si sottolinea il (finto) riformismo e attivismo della Giunta. Poi, dopo qualche anno, una volta appurato che il nuovo ente ha solo peggiorato e di molto le cose, si sparecchia la mangiatoia: chi doveva mangiare ha mangiato e si può anche dismettere il teatrino messo in piedi.
 
Per quanto riguarda il caso specifico di ATIM, Regione Marche aveva fino al 2021 un servizio interno efficiente che si occupava di turismo e internazionalizzazione. Poi Acquaroli ha deciso di creare una scatola vuota, ATIM appunto, per poter dare una poltrona a un uomo indicato dagli alti comandi romani di Fratelli d’Italia. È così giunto ad Ancona Bruschini, che in pochi mesi, impegnandosi molto, è riuscito a creare disastri incredibili. Appena arrivato, ha pensato bene di dare più di 600 mila euro a Roberto Mancini per un paio di spot televisivi. Ha poi firmato un accordo da 750 mila euro con Aeroitalia, contratto attualmente al vaglio della magistratura, generando il caos presso l’Aeroporto Sanzio con l’ abbandono anzitempo della compagnia. Sull’internazionalizzazione, si registra una crisi devastante dell’export nelle Marche; sul fronte turismo, arranca quello straniero e diminuiscono le presenze turistiche ovvero la durata delle permanenze con conseguenze negative sul fatturato degli operatori.
 
Ora che Bruschini se ne è andato, sapete quale sarebbe la soluzione di Acquaroli? Rimettere in mano ATIM ai dirigenti della struttura regionale. Anni e milioni di euro buttati dopo, scopriamo che su ATIM la Giunta aveva scherzato. Era solo un tentativo mal riuscito.
Se avessero ascoltato le nostre obiezioni, formulate con precisione sin dall’inizio, si sarebbero potuti evitare sprechi inutili e gravi danni di immagine quelli sì a livello internazionale.
Acquaroli si è dimostrato incapace di gestire adeguatamente la delega al turismo, dovrebbe riassegnarla al più presto a qualcuno disposto a fare qualcosa di serio per rilanciare un settore che in questi anni è stato utilizzato solo come leva propagandistica.
 
Maurizio Mangialardi
Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 24 giugno, 2024 
alle ore 9:42
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