Fringe benefit: dipendenti premiati… datore di lavoro che risparmia
Ci presenta questa forma di welfare aziendale la Dott.ssa Margherita Feiz Mahdavi, Consulente del Lavoro a Senigallia
Un fringe benefit è una forma di retribuzione connesso a piani di incentivazione premiale o premi produttività, non in denaro bensì in natura destinata ai lavoratori dipendenti o agli amministratori di un’azienda.
Buoni acquisto spesa, auto aziendale, cellulari, rimborsi per il pagamento delle utenze domestiche, delle spese per l’affitto e per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa possono essere alcuni esempi di questi vantaggi inseriti nel cosiddetto welfare aziendale (insieme di tutte le iniziative, benefit e piani messi in atto dal datore di lavoro per migliorare la qualità lavorativa e di vita del dipendente), che incentivano e premiano i dipendenti.
Il datore di lavoro ha come agevolazione l’esenzione completa da ogni ritenuta fiscale e contributiva fino ai limiti previsti annualmente dalla Finanziaria. Per il 2024 è stato previsto un limite complessivo di 1.000,00 euro per tutti i lavoratori, elevato a 2.000,00 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico.
Il dipendente inoltre, vedrà che tali premi non concorreranno a formare reddito di lavoro, pertanto non avrà oneri contributivi e fiscali in relazione a tali somme e beneficerà in toto dell’importo.
In aggiunta all’erogazione di tali fringe benefit, è stata data la possibilità ai datori di lavoro di pianificare con sistemi più articolati i cosiddetti piani welfare con regolamenti aziendali per categorie omogenee che permettono notevoli benefici sia per le aziende che per i lavoratori fino a soglie più elevate.
Il piano di welfare aziendale è l’insieme strutturato di azioni progettate e attivate per l’erogazione di beni e servizi in relazione alle esigenze di ogni lavoratore (esempio rimborsi rette asili, assicurazioni vita, palestre….)con un positivo impatto sociale ed economico per i propri dipendenti e le loro famiglie .
Questo significa per l’azienda ridurre il costo del personale, ottenere maggiore produttività, minor turnover, diventare più attrattiva verso nuovi talenti e più competitiva, aumentare il potere d’acquisto dei dipendenti.
Questo significa per il dipendente vedere considerate le proprie esigenze e i propri interessi personali, in un’ottica di riconoscimenti economici che non impattano sulle fasce reddituali.
Dott.ssa Margherita Feiz Mahdavi
Consulente del Lavoro
Strada della Bruciata 14/1
Centro Teorema – 1° Piano
Cesano di Senigallia
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