Maxi antenna su Collina del Cavallo: “Non solo errore, ma provocazione verso cittadini”
Interviene Mangialardi: "Comune di Senigallia completamente disinteressato. Non si è presentato alla Conferenza dei Servizi"
“Ancora una volta, come suo costume, la giunta Olivetti non si assume alcuna responsabilità e invece di affrontare i problemi preferisce scaricarli su altri.
La risposta che ho ricevuto dall’accesso agli atti che ho fatto in qualità di consigliere regionale per conoscere gli atti deliberativi del Comune di Senigallia relativi all’installazione della nuova antenna della stazione radio di proprietà Inwitt sulla Collina del Cavallo, dimostra senza timore di smentita come il Comune di Senigallia si sia completamente disinteressato alla questione, non presentandosi alla Conferenza dei Servizi dove avrebbe potuto esprimere il proprio parere e addirittura chiedere l’individuazione di un altro sito idoneo. Invece, l’Amministrazione Olivetti ha scientemente deciso di far valere il silenzio-assenso. Se per incompetenza, negligenza o semplicemente perché d’accordo con il progetto, sarà il sindaco o chi per lui a spiegarlo alla nostra comunità. Temo però che si sia trattato di un mix di questi tre fattori. E, come già rilevato dai consiglieri comunali Stefania Pagani e Dario Romano, la mancata elaborazione di un Piano delle Antenne capace di dare indirizzi chiari per la tutela del territorio e della salute pubblica ne è purtroppo la conferma”.
A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
“A essere stati traditi dalla giunta comunale – spiega Mangialardi – non sono solo i residenti della zona, di cui peraltro è indiscutibile il pregio e il valore paesaggistico, ma la storia politica e amministrativa della città. Ricordo bene, infatti, quanta fatica costò negli anni della mia giunta fare abbattere la precedente antenna. Con una legislazione nazionale che limitava i nostri spazi di manovra, ce ne volle del bello e del buono per raggiungere quel risultato che alla fine soddisfò tutti. Ma noi avevamo ben chiaro in testa quale fosse l’obiettivo e il percorso da seguire, anche a costo di subire proteste. Non mi sembra che oggi da parte della giunta Olivetti ci sia stata una analoga sensibilità. Anzi, riportare l’antenna sulla Collina del Cavallo e farlo quasi di nascosto, mettendo i cittadini di fronte al fatto compiuto, rappresenta una vera e propria provocazione“.
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