Incontro su Giorgio La Pira e Enrico Mattei
Organizza il circolo Sesante di Senigallia
“NEL SEGNO DI GIORGIO LA PIRA E DI ENRICO MATTEI” ha per titolo il prossimo appuntamento dei Partigiani Cristiani ANPC del senigalliese e della Valmisa.
Questi infatti, dopo gli intensi e ben riusciti incontri dei mesi scorsi in città e nell’ostrense, torneranno a confrontarsi il prossimo sabato 29 del mese al Circolo Acli ‘U. Ravetta’ di Senigallia (Piazza del Duomo), come dall’unito allegato.
L’incontro, a cui si auspica e sollecita la migliore partecipare, è fissato alle ore 12,15 e po¬ne in evidenza diverse tematiche organizzative che saranno decisive per un maggiore radi¬camento dell’Associazione nel Territorio. Tra queste, anche il passaggio delle consegne del¬la Presidenza del Mandamento di Senigallia-città da Franco Por-celli al giovane e brillante avv. Carlo Tortarolo (che è, anche, da considerarsi un ‘figlio d’arte’ della politica senigalliese per essere il nipote del famoso Giuseppe Catone: un antico benemerito del Vaticano, di Palazzo Ma-stai e del Movimento Cattolico in quanto nella cerchia più stretta dei collaboratori di Luigi Ged¬da e dei Comi-tati Civici di cui fu il Presidente diocesano, e poi Segretario generale della Giunta diocesana di AC negli anni dal 1960 al ‘68).
Questa volta però, tutto l’itinerario argomentativo si svilupperà all’insegna del Personalismo co¬munitario e del Popolarismo cristiano-sociale, ovvero tenendo presente l’eredità morale e politica che proviene dagli indimenticabili Giorgio La Pira e Enrico Mattei.
Infine, in coda all’incontro – verso le 13,30 – arriverà (come è consuetudine) il sempre gradito RANCIO ‘STRETTO’ PARTIGIANO, previa prenotazione entro il 25 del mese.
Per tutto questo intreccio di argomenti e motivazioni, come esplicita con chiarezza la locandi¬na, è evidente che l’ANPC del senigalliese, auspichi l’allargamento dell’invito agli Studenti degli Istituti Superiori ed ai concitta-dini disponibili ad impegnarsi sul fronte dei valori della Re¬sistenza e del Popolarismo cristiano-sociale, considerandoli idealmente i destinatari del pro¬prio ‘testimone’ socio-politico.
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