Lavori al Pattinodromo Stefanelli delle Saline: il Comune di Senigallia fa chiarezza
"Intervento di manutenzione effettuato dall'Ente mai poi addebitato al concessionario, che rifiutava di svolgerlo"
Tra qualche settimana il Pattinodromo Stefanelli ospiterà la seconda edizione del “Trofeo di pattinaggio Sergio Rossi Città di Senigallia”, con la presenza di centinaia di atleti anche stranieri.
Purtroppo il manto della pista presentava alcune fessurazioni, che per poter far disputare le gare e per la sicurezza degli atleti andavano eliminate.
Per questo l’Amministrazione comunale ha invitato formalmente il concessionario a svolgere i piccoli (stante anche l’esiguità dell’importo) lavori di manutenzione ordinaria.
Registrato il rifiuto formale pervenuto, il Comune è intervenuto per garantire la possibilità di ospitare al pattinodromo “Francesco Stefanelli” l’evento in programma.
Ben consci di cosa prevede il contratto in essere, l’avvio dei lavori è stato preceduto da una nota con cui il Comune ha reso edotto il concessionario dell’infondatezza di quanto scritto, e che l’Ente sarebbe intervenuto addebitando poi i relativi costi al concessionario stesso.
Quindi sono assolutamente pretestuose e fuori luogo le inutili polemiche sollevate sul punto dal solito ex consigliere comunale, avvezzo ad intervenire a prescindere, senza conoscere il reale andamento delle cose, pur di attaccare l’assessore allo sport.
Purtroppo il Comune e le associazioni sportive senigalliesi nonché i turisti e gli imprenditori turistici, pagano una scelta discutibile presa dalla precedente Amministrazione, e su cui l’ex consigliere avrebbe dovuto vigilare con atti concreti, da cui non è facile uscire.
Dunque caro ex consigliere, “nulla quaestio”, come direbbero i latini, ma solo un rammarico: se avesse prestato un maggior impegno quando sedeva sui banchi del Consiglio Comunale nella consiliatura 2015-2020, mentre si decideva sul progetto di finanza degli impianti sportivi delle Saline – tra cui il pattinodromo “Francesco Stefanelli”, probabilmente avrebbe potuto evitare che l’allora Amministrazione sottoscrivesse un accordo così iniquo, di cui oggi si duole.
Sarebbe bastato chiedere la convocazione della Commissione permanente per discutere del progetto, ed in particolare delle tariffe proposte dal privato ed approvate dal Comune sin dall’aprile 2018, ma non ci risulta che lo abbia mai fatto o più semplicemente ad esprimere il proprio dissenso durante le quattro sedute del Consiglio comunale in cui l’assise ha avuto modo di parlare dell’argomento, ma a quanto sembra all’epoca non vi partecipò.
E’ facile parlare ora, ma sicuramente sarebbe stato più utile e coraggioso farlo al momento giusto quello in cui si doveva deliberare il progetto: con un maggior impegno si sarebbe certamente evitata una scelta che non è la migliore per la città.
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