Rinnovata collaborazione tra ASC e Comando Regionale della GdF delle Marche
Da questa nuova sinergia è scaturita l'idea di un libro sulla storia della Guardia di Finanza scritto dal prof. Marco Severini
Imponenti celebrazioni si sono tenute alla Mole Vanvitelliana di Ancona, nella mattinata di martedì 9 aprile, per il 250° anniversario della nascita della Guardia di Finanza, Corpo istituito con il nome di Legione Truppe Leggere da Vittorio Amedeo III di Savoia nel 1774.
Il generale Alessandro Barbera, comandante regionale dell’Arma, è stato il protagonista della giornata che si è tenuta davanti a una Mole gremita di centinaia di persone, tra cui tanti studenti di scuole e università; prima di passare la parola alle cariche civili e militari presenti all’evento – tra cui il governatore Acquaroli, il prefetto Ordine, il sindaco Silvetti, che ha donato la cittadinanza onoraria al Corpo, il rettore dell’Università Politecnica Gregori –, il generale Barbera ha voluto ringraziare il prof. Marco Severini, docente di Storia dell’Italia contemporanea presso l’Università di Macerata, per la fruttuosa collaborazione storica prestata nella circostanza. In questo modo, l’Associazione di Storia Contemporanea, fondata dal prof. Severini, ha rinnovato una collaborazione risalente a 12 anni or sono, sviluppatasi attraverso forme di consulenza storica e storiografica, l’organizzazione di eventi pubblici, condivisi tra l’Arma regionale e l’Associazione, non solo nel territorio regionale ma anche in quello nazionale (da Venezia a Torino), la partecipazione a convegni storici di caratura internazionale e a commissioni di studio nonché la realizzazione di studi che hanno recuperato brillanti pagine di storia italiana rimaste a lungo nell’oblio.
Dopo quella avviata con i generali Giovanni Mainolfi, Umberto Sirico e Gianfranco Carrozza – che hanno preceduto il generale Barbera al Comando regionale di Ancona –, da questa nuova sinergia è scaturita l’idea di un libro sulla storia della Guardia di Finanza che, prossimo alla stampa, sarà di scena alla prossima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, libro scritto dal prof. Severini (nella foto, gentilmente concessa dal Comando GdF di Ancona, insieme al generale Barbera, al termine dell’incontro del 9 scorso).
È stato proprio il docente dell’Università di Macerata a chiudere gli interventi delle celebrazioni avviate lo scorso martedì per il 250° anniversario del Corpo attraverso una relazione che ha ricostruito uno degli eventi più rilevanti della prima guerra mondiale, il tentativo posto in essere da un audace gruppo di incursori austro-ungarici di far saltare in aria il porto di Ancona, nell’ultimo anno di guerra.
Infatti, nella notte tra il 5 e il 6 aprile 1918, una sessantina di incursori imperiali comandati dal tenente boemo Josef Veith approdò a Marzocca di Senigallia per realizzare il piano, accuratamente preparato insieme all’ammiraglio Horthy, di distruggere lo scalo dorico da dove partivano i mas di Luigi Rizzo che tanti problemi avevano arrecato alle unità della Marina imperiale: giunti indisturbati ad Ancona, gli incursori raggiunsero il molo verso mezzanotte carichi di tritolo e avrebbero concluso la loro missione se non fossero prontamente intervenuti due giovani finanzieri, il 19enne Carlo Grassi, piemontese di Falmenta (in provincia di Novara) e il 23enne Giuseppe Maganuco, siciliano di Gela; Grassi intimò l’alt, venendo ferito da un pugnale, Maganuco diede l’allarme; i due finanzieri furono raggiunti dal brigadiere Anarseo Guadagnini, di origini laziali, che, con pochi militi, si era messo alla ricerca del gruppo invasore. Arrestati i nemici, i due finanzieri furono decorati l’indomani dal sovrano in persona, giunto in Ancona.
Si tratta dell’ennesima testimonianza di quanto la realtà storica sappia – a volte, ma ci verrebbe da dire spesso – essere più affascinante di qualsiasi prova di fantasia e di immaginazione. Dimenticata per quasi un secolo, la vicenda è stata ricostruita nel dettaglio, attraverso articolate ricerche d’archivio da alcuni ufficiali dell’Arma e dagli storici ASC.
Alla bella cerimonia era presente una nipote del finanziere Grassi che con il suo collega siciliano ha scritto una memorabile pagina di storia: una pagina che l’Associazione ha messo gratuitamente, da anni, a disposizione di studiosi, appassionati e cittadini.
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