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Inquinamento da polveri sottili e controlli mancanti: “Sindaco, ripristini la centralina”

GSA: "Se da una parte a Senigallia neppure si misura la qualità dell'aria, dall'altra si continua sistematicamente a tagliare alberi"

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Mappa inquinamento rilevato a febbraio 2024 da Copernicus-ESA

Bastano un po’ di pioggia e di vento che fanno diminuire i picchi di inquinamento e l’allarme prontamente scompare dalle prime pagine dei giornali e dai titoli dei media.

Se scompare l’allarme, quello che resta è il pericolo, perché PM 10 e PM 2.5, le cosiddette polveri sottili, non sono solo pericolose quando si verificano più sconfinamenti dalla norma, ma lo sono sempre, in tutto l’arco dell’anno. Tra l’altro gli attuali limiti saranno presto abbassati dalla Comunità Europea, perché ritenuti insufficienti e rischiosi. Inoltre si stanno studiando forme di particolato ancora più minuscolo, finora non rilevato, e sembra ancor più pericoloso per la salute umana.

L’ultimo allarme è stato lanciato dalla SIMA, Società italiana di medicina ambientale, che ha stimato in circa 80.000 i cittadini italiani a rischio di morte prematura causa l’inquinamento. E non c’è bisogno di essere grandi esperti di matematica per capire che questo pericolo tocca almeno una persona su 750, che andrà incontro a morte prematura causa inquinamento.

Mappa inquinamento rilevato a febbraio 2024 da Copernicus-ESAOvviamente questo vale anche per la nostra zona e per il nostro territorio; basta guardare le mappe dell’inquinamento pubblicate di recente da Copernicus-ESA (European space agency) che trovava la massima concentrazione in Val Padana, però una lunga coda si estendeva lungo la costa adriatica fin quasi ad Ancona e oltre il Conero.

Ma nel dibattito socio-politico sembra che questo non sia un grande problema e a Senigallia viene sistematicamente ignorato. Anzi il livello di inquinamento non si misura nemmeno, come dice il proverbio “meglio non far sapere….” L’attuale sindaco in campagna elettorale rispondendo ad una delle nostre richieste contenute in un formulario presentato a tutti i candidati rispetto agli impegni programmatici, aveva dichiarato che uno dei suoi primi adempimenti sarebbe stato quello di riattivare la centralina da molti anni in disuso e di iniziare un nuovo e moderno controllo delle emissioni inquinanti.

Più precisamente l’allora candidato sindaco Olivetti, alla domanda: “quali strumenti saranno utilizzati a Senigallia per monitorare l’inquinamento atmosferico urbano?”, rispondeva: “Chiederemo agli Enti preposti di ripristinare le centraline di controllo della qualità dell’aria e cureremo il loro posizionamento. Il ricordo della centralina presente alla curva della Penna e poi ‘strategicamente’ spostata al Parco della Pace prima e poi di essere definitiva definitivamente rimossa, è ancora vivo in noi ed è un esempio chiaramente da non ripetere.”

Se da una parte non si fa nulla, non tanto per combattere, ma neanche per conoscere il livello di inquinamento dell’aria che siamo costretti a respirare, di contro si continua sistematicamente a tagliare alberi. E sappiamo bene tutti come gli alberi siano la prima fonte di contrasto all’inquinamento per i motivi che sappiamo bene e su cui ritorneremo presto. Ogni motivazione è valida per decretare un abbattimento: sono pericolosi, sporcano, le foglie intasano i tombini, le radici destabilizzano marciapiedi e muretti e poi ci si posano sopra gli uccelli che spargono escrementi sulle auto e così via

Chiediamo al sindaco che mantenga la sua promessa elettorale e rimetta in funzione la centralina almeno prima della prossima campagna elettorale.

Per Gruppo Società e Ambiente
Il Comitato Direttivo

Commenti
Ci sono 5 commenti
miguel2 2024-04-11 20:54:02
Mettete una centralina in via Perugino alla Cesanella, quando fecero i rilevamenti passava una macchina al giorno, adesso è peggio dell'autostrada! Inoltre non ci sono più nemmeno gli alberi che convogliavano i fumi verso il centro della strada e attutivano il rumore.
(...omissis...) incompetenti
giulianagianni1 2024-04-12 10:22:31
Gentile Redazione,

con riferimento all’articolo pubblicato su altra testata locale firmato dai ‘residenti di via del Camposanto Vecchio’, con la presente, vorrei proporvi di pubblicare ad hoc, con la medesima enfasi, alcune mie osservazioni al riguardo.

Quanto sopra soprattutto con lo scopo di sensibilizzare ulteriormente le autorità competenti - ma anche la popolazione sensibile in materia - ad affrontare i veri aspetti ambientali che una città come Senigallia dovrebbe prendere in considerazione.

Di seguito le mie osservazioni.



‘Buongiorno, vorrei far notare che NON è dar battaglia per quel poco d'ombra che ci tolgono abbattendo poche piante che si risolvono le problematiche ambientali.

Mi è infatti capitato di leggere che, per queste ragioni, un gruppo di persone mette in dubbio la validità delle concessioni nonchè la professionalità e competenza di chi le ha rilasciate.

Mi duole dirlo ma c’è una forte miopia da curare dal momento in cui non si riescono a vedere quali sono le oggettive problematiche ambientali della città.

Mi riferisco ad esempio al fatto che è tuttora in standby la realizzazione della rotatoria della penna; sapete quanto NOx ed SOx sta respirando ancora oggi chi abita o transita nelle vicinanze di quell’incrocio?

E’ stato perso un altro anno dall’avvio dei lavori (bloccando un’impresa di costruzione che ha investito milioni di euro) solo perché sono state trovate 4 ,dico 4, mura antiche. Come se fosse una novità il fatto che lì ci sono stati, tra gli altri i romani.

Vogliamo parlare poi dei mezzi pubblici, praticamente assenti, che dovrebbero collegare le diverse frazioni alla città? Quanto traffico veicolare ci portiamo sotto casa?

Sapete quanto inquinamento viene prodotto nel periodo estivo dalle auto dei turisti e dai motorini smarmittati dei ragazzini che viaggiano fino a notte fonda?

No vero?

E' tantissimo ma non sappiamo quanto!

Questo perché da Fano ad Falconara non esiste nemmeno una centralina di analisi dell'aria.

E’ come pensare di essere sani - o malati - senza avere fatto alcun checkup.

Ma, a parte questo articolo, di queste cose non scrive mai niente nessuno.

Piuttosto che fare discussioni sul taglio di qualche pianta (peraltro fino a prova contraria autorizzata), mi piacerebbe che l’opinione pubblica solleciti la giunta a nominare ad esempio un mobility manager per misurare il traffico veicolare con lo scopo di migliorare la viabilità (vedi la nota del lettore riguardo via Perugino).

Con questo voglio dire che l'ombra che fanno gli alberi vicino a casa nostra è un elemento secondario e chi ha veramente a cuore l'ambiente dovrebbe orientare la propria attenzione verso altri aspetti molto più importanti.
In un articolo scritto dai ‘residenti di via del Camposanto Vecchio’ vengono solo messi 'all'ombra' anzichè portare alla luce i VERI impatti ambientali.

Cerchiamo di essere consapevoli che siamo nel 2024 e la città DEVE EVOLVERE per restare al passo con i tempi rispettando i regolamenti ambientali e non solo.

Per nostra fortuna comunque, ma sembra che nessuno se ne accorga, Senigallia ha grandi polmoni; infatti è circondata da tantissimi campi verdi e dentro e fuori la città ha bellissimi parchi.

Le querce di 100 anni fa sono state piantate a suo tempo per dare refrigerio lungo le strade a chi voleva sostare un po' per far riposare i cavalli ma erano altri tempi quelli.

Ma poi, chi ha detto che non se ne possono ripiantare più?’

Cordiali saluti
Giuliana Gianni
miguel2 2024-04-12 17:31:27
Cara Sig.ra Gianni, gli alberi non servono solo a fare ombra ai cavalli, le auto in sosta sotto il sole diventano un forno ed è inevitabile accendere l’aria condizionata di conseguenza si consuma più benzina. Stessa cosa per le case esposte al sole, ha notato quanti impianti di climatizzazione sono stati installati negli ultimi anni? Non vanno a gazzosa ma ad energia elettrica prodotta per la maggior parte con combustibili fossili. Tralascio la parte in cui dice che Senigallia è circondata da polmoni verdi e parchi bellissimi perché purtroppo li vede solo lei. L’unica cosa su cui concordo è la pessima gestione della viabilità e dei mezzi pubblici, il resto mi sembra una visione di comodo mi azzardo a dire anche piuttosto stretta.
giulianagianni1 2024-04-13 08:02:50
buongiorno Miguel,
non dica che l ombra degli alberi sostituisce il clima sia in macchina che in casa, uffici o altro perché non è per niente vero .
il discorso poi non era finalizzato alla completa distruzione del verde ma ad una accurato e ponderato adattamento legato alla evoluzione della città .
il fatto che anche lei non veda i polmoni verdi intorno a Senigallia conferma la mia tesi che proprio nessuno si accorge della loro esistenza, questo per l abitudine di averli avuti sia ora che in passato .
riguardo l inquinamento veicolare servono misurazioni , quindi centraline.
miguel2 2024-04-13 12:27:10
C'è stata una centralina per decenni quasi all'incrocio tra via Perugino e Via Mattei, posizionata su una strada chiusa che portava ad una cabina Enel, ora che la strada è aperta e il traffico è aumentato di 1000 volte la centralina è sparita.
Quando è lo stato il criminale a chi ci rivolgiamo? Alla guardia costiera, a Batman?
I cittadini sono troppo presi dal loro mille problemi per focalizzarsi su questi problemi fino a che non si beccheranno un cancro ai polmoni ma sarà tardi.
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