“Gravi conseguenze per il traffico a Senigallia col nuovo ponte Garibaldi”
"Sarà pronto entro l'estate dicevano gli amministratori..."
E’ normale che una buona parte degli interventi pubblici sulla stampa locale riguardi da mesi il tema della ricostruzione del ponte Garibaldi.
Avere due ponti e una ingombrante passerella ciclopedonale invece dei tre precedenti non è una buona cosa; la discutibile rapida demolizione di ponte Garibaldi è stata motivata da una altrettanto discutibile perizia tecnica e così, anche in questo caso, per l’ineffabile giunta Olivetti la colpa è della burocrazia!
Avvicinandosi in queste condizioni la seconda stagione turistica dopo il settembre 2022, lo stato delle cose è non solo deludente, ma anche offensivo dell’intelligenza e della memoria dei cittadini, cui perfino il presidente della Regione aveva promesso “entro l’estate ci sarà”: quale estate? Sarebbe giudizioso non abituarsi alle “panzane”, anche perché ormai sono tante da parte delle due maggioranze di destra, quella regionale e quella comunale.
Un tema, che invece latita ovvero appare qua e là quasi per caso, è quello di un quadro generale della viabilità nelle aree centrali di Senigallia, quindi non soltanto nel centro storico. Sarebbe il Piano Urbano del Traffico, cioè un programma di medio termine scientificamente fondato su studi e rilievi e su proiezioni temporali, alternative ragionevoli, soluzioni e finanziamenti.
Se non c’è questo strumento generale e pubblico, e perfino partecipato da interlocutori almeno un minimo competenti e non dai pervasivi “leoni da tastiera”, emergono soluzioni occasionali o di pura fantasia oppure firmati ANAS, che travolgono “secoli di storia”, imbrattano angoli pregiati del contesto urbano, spostano il traffico dove capita senza la minima considerazione che un “oggetto” come il ponte Garibaldi resterà poi lì per molti decenni e anche di più!
Quindi la recente e molto argomentata proposta dell’arch. Bacchiocchi con l’annessa soluzione progettuale è da prendere i considerazione da parte di amministratori e progettisti ufficiali, contenendo la stessa anche indicazioni proprio sul traffico e le sue diverse tipologie: pedonale, ciclabile, moto e automobilistico, mezzi di soccorso, ecc.
Risulta anche evidente che la proposta “disegnata” da ANAS comporta un grave sovraccarico di traffico verso via dei Portici Ercolani e un confuso zig-zag intorno agli edifici del Centro per l’Impiego e del Liceo Classico per raggiungere via A. Caro e poi l’Adriatica. Appunto, manca una proposta organica sui diversi flussi di traffico, le loro origini e destinazioni e ancora di più mancano lo sviluppo e il miglioramento della pedonalizzazione del centro storico. Qui, al contrario, si assiste al “liberi tutti” di giorno e di notte con danno certo per la salute pubblica e per le stesse attività economiche. Ma questo, da Salvini in giù (o in su come si preferisce!), è un vecchio cavallo di battaglia della destra più ottusa e propagandistica: auto dovunque, alte velocità, ZTL microscopiche, nessun rispetto per pedoni e ciclisti, ecc.
Attendiamo almeno uno schema del Piano Urbano del Traffico, proposte progettuali serie per ponte Garibaldi, ponte degli Angeli e ponte della “statale”, tempi veri e non “aria fritta” per la loro realizzazione urgente.
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Vivi Senigallia
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