Seduta aperta del Consiglio regionale in ricordo di Carlo Urbani – VIDEO
Il presidente Dino Latini: "Non sapremo mai quante vite ha salvato con la sua"
Le voci di chi ha conosciuto Carlo Urbani e di chi continua a mettere in pratica i suoi insegnamenti protagoniste della quarta “Giornata regionale” dedicata all’infettivologo di Castelplanio, scomparso nel 2003.
Primo a isolare il virus della Sars, di cui rimase vittima, Urbani, come ricorda la legge regionale che istituisce la ricorrenza, citata dal Presidente del Consiglio regionale Dino Latini, “è una figura emblematica della lotta alle disuguaglianze nell’accesso alle cure mediche, delle azioni di contrasto alla diffusione delle pandemie, della solidarietà internazionale in campo sanitario”. “Non sapremo mai quante vite ha salvato con la sua – ha concluso Latini -, ma quello che sappiamo è che dobbiamo continuare le sue battaglie”.
In collegamento video, il virologo Matteo Bassetti, Direttore della clinica malattie infettive dell’Irccs Policlinico San Martino di Genova, non ha dubbi nel definire Urbani “il più famoso infettivologo italiano nel mondo”. Urbani attivò in Vietnam un metodo anti-pandemie – “proteggersi, proteggere e chiudere” – che ancora oggi l’Organizzazione mondiale della sanità riconosce protocollo internazionale. “Solo dopo la pandemia da Covid19 – ha osservato Bassetti – abbiamo finalmente capito quanto l’umanità sia in debito nei suoi confronti, la sua azione salvò il pianeta. Abbiamo bisogno di tanti ‘Carlo Urbani’ perché incarnava i principi dei professionisti del servizio pubblico”.
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