E’ giunta all’Auditorium San Rocco di Senigallia, giovedì 14 marzo, la rassegna di reading teatrali “Shakespeare racconta Dante”, che ha visto protagonista la coppia nella vita e nell’arte composta da Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, interpreti di passi scelti da “Dante di Shakespeare III – Come è duro calle”, ultimo volume di una trilogia di Monaldi & Sorti, che narra la vita e l’opera di Dante Alighieri come se le parole uscissero dalla penna immortale di William Shakespeare.

A margine dell’evento, la Redazione di Senigallia Notizie ha intervistato i protagonisti della serata.

Monaldi & Sorti, che firmano la trilogia su Dante e Shakespeare, hanno seguito l’evento in collegamento da Vienna, dove vivono e lavorano. Paolo Mirti e Mauro Pierfederici hanno dialogato dal San Rocco con gli autori.

Agli interpreti abbiamo chiesto di raccontare le emozioni che questa lettura genera in loro, le suggestioni che essi proverebbero nel vedere allestito questo testo sotto forma di opera teatrale e di descrivere in che modo Dante e Shakespeare si arricchiscono a vicenda.

A Mauro Pierfederici abbiamo riservato l’opportunità di svelarci che cosa di nuovo ci dice il libro di Monaldi & Sorti, in particolare sul rapporto di Dante con Senigallia e con le Marche. Guardando il video, troverete infatti, sia la famosa citazione di Senigallia nella Divina Commedia, nel famoso passo in cui parla Cacciaguida, sia la rivelazione riguardo la presenza a Fermo, come procuratore, di Jacopo Alighieri, il figlio di Dante.

A Paolo Mirti, infine, abbiamo chiesto le sue impressioni generali sul volume “Dante di Shakespeare III – Come è duro calle”

La rassegna, partita a Milano a cura di Oliviero Ponte di Pino, curatore del BookCity e docente di Letteratura e Filosofia del Teatro all’accademia di Brera, continuerà a far tappa fino a settembre in diverse regioni con nomi storici del teatro italiano tra cui, oltre a Rigillo e Rossini, anche Giuseppe Pambieri, Remo Girone, Elisabetta Pozzi, Tullio Solenghi, Pamela Villoresi e altri.