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“Investimento Prada all’ex Ciare di Senigallia: una buona notizia e una nota meno lieta”

Dario Romano (PD): "Bene per la vallata e il lavoro, ma è mancato un investimento sul sociale. In che modo si è attivato il Comune?"

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Dario Romano

Abbiamo letto, nei giorni scorsi della finalizzazione dell’operazione legata allo sbarco di Prada nel territorio di Senigallia e della sua vallata. Infatti, nell’immobile ex Ciare, sarà previsto un centro sartoriale di altissimo livello, con possibili positive ricadute sul tessuto economico della città e della vallata.

Sul merito dell’operazione c’è poco da dire, anche perché un soggetto privato chiaramente si muove all’interno delle possibilità previste dalle norme e dalle leggi di mercato e sarebbe completamente fuori luogo commentare la legittima scelta messa in campo.

Diverso è leggere l’atteggiamento del sindaco Olivetti che ha dichiarato: “Fin da quando si era ipotizzata questa possibilità ci siamo attivati come Amministrazione, per quello che di nostra competenza”. Qual è stato quindi il ruolo dell’amministrazione comunale, in questa partita?

E’ qui che nascono le perplessità, in quanto l’immobile avrebbe dovuto avere una destinazione d’uso ben diversa, con la realizzazione di un “campus per ragazzi e ragazze, con un progetto innovativo e interdisciplinare”, a servizio della pratica sportiva e con un progetto di ampio respiro. La domanda sorge spontanea: su questa prima visione, come si è attivata l’amministrazione Olivetti da quando l’immobile è stato acquisito dalla Fondazione (dicembre 2020)?

L’altro grande dubbio, invece, nasce dalla vocazione del nostro territorio: Senigallia è una città turistica oppure può essere anche altro (ad esempio produttiva, di trasformazione o manifatturiera)? Sull’argomento non c’è stata e non c’è una riflessione né tantomeno una progettazione, urbanistica o di sviluppo economico. Un governo cittadino che ha fatto la propria campagna elettorale sull’ascolto mentre, in realtà, subisce quello che avviene, dovrebbe mettere al centro una modalità di gestione del territorio condivisa, creando i presupposti attraverso l’incontro e il confronto costante tra le esigenze del pubblico e del privato, in tutta la nostra valle.

L’ultimo intervento dei sindacati, infatti, è sul punto e fa emergere tutte le contraddizioni di questa amministrazione comunale. Ed è su questo che, nei prossimi anni, dovremo misurarci, coinvolgendo l’intera vallata e i territori che vanno da Arcevia e Corinaldo fino alla costa per uno sviluppo del territorio sostenibile, inclusivo e coerente con le peculiarità di ogni zona e comune.

Commenti
Ci sono 2 commenti
miguel2 2024-03-07 19:09:11
Di sicuro meglio della discarica di rifiuti speciali che volevate fare voi vicino al Mamamia a ridosso delle case!
giulianagianni1 2024-03-11 07:50:11
lasciamo stare per favore l imbarazzante gestione dei rifiuti a Senigallia .
Le piattaforme di stoccaggio sono assolutamente inadeguate per quanto riguarda posizioni (es. apparecchi elettrici ), efficacia di conferimento (es. pesare 100 grammi di ferro con registrazione del DNA del cittadino) e mancata manutenzione (es. il compattatore della plastica ).
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