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E’ morta ad 83 anni la sarta Fiorella Curzi

Era la mamma del direttore di oncologia Massimo Marcellini

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Fiorella Curzi

Martedì 27 febbraio è tornata alla casa del Padre, Fiorella Curzi, 83 anni, donna conosciuta in città e mamma del dottor Massimo Marcellini, direttore dell’Unità operativa di oncologia dell’ospedale di Senigallia.

La signora Fiorella ha svolto la professione di sarta, e tutti la ricordano come moglie, mamma e nonna adorabile, sempre presente.

Lascia i figli Massimo, Maria Paola, Roberto e Federico e gli amatissimi nipoti Filippo, Elena, Giacomo, Michela, Francesco, Matilde e Ludovico, con Roberta, Corrado, Annie.

La camera ardente è stata allestita presso la Casa Funeraria O.f.r. Senigallia in via dell’Artigianato a Borgo Bicchia, mentre il funerale è stato officiato giovedì 29 alle ore 15 presso il Santuario di S. Maria Apparve ed Ostra.

La tumulazione avverrà nel cimitero di Montignano.

Fiorella amava dire “Nonostante tutto… la vita è bella” e con questa frase è stata ricordata anche nel manifesto funebre che indica inoltre che sono gradite opere di beneficenza a favore dell’associazione di volontariato “I sogni di Roberto”.

Nel ricordo di mamma Fiorella, i figli hanno scritto una commovente lettera, ricordando la donna che era nata ad Ostra il 20 settembre 1940.

“Mamma Fiorella – si legge nella nota dei figli – è stata una donna forte, determinata nella sua profonda convinzione che la Famiglia sia l’unico tesoro che tutti noi dobbiamo cercare, difendere, e per il quale dobbiamo sempre lottare.

Ha sempre messo al primo posto il marito Giancarlo, i figli ed i nipoti.

La nostra numerosa famiglia è sempre stata il suo vanto ed il suo ultimo scopo: la nostra casa è stata aperta a tutti, e mamma Fiorella si è sempre prodigata per accogliere coloro che si presentavano.

Amava tantissimo i fiori ed i loro colori.

Il suo giardino fiorito era la sua poesia: da un po’ di tempo non riusciva più a scendere in giardino e quindi aveva trasformato il suo balcone nel suo nuovo piccolo giardino.

Aveva un bel sorriso, Fiorella: il sorriso del cuore.

Una generazione che ha lottato, la sua, che si è impegnata con umiltà e dignità: valori questi a noi trasmessi, di cui andiamo fieri ed orgogliosi, e che dobbiamo a nostra volta trasmettere ai nostri figli.

Grazie mamma Fiorella, grazie nonna Fiorella.

Il Cielo continuerai a vegliare su di noi, con il tuo bellissimo sorriso”.

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