“Bagni in area portuale, non si capisce la scelta di una zona priva di fognatura”
L'ingegner Rognoli: "Con la rimanenza del finanziamento si sarebbero potuti eseguire altri vari lavori al porto"
Cosa si compera prima la frusta o il cavallo? La ns. Giunta Comunale sceglierebbe sicuramente la frusta e poi dopo un po’ di tempo il cavallo. Infatti non si capisce perché per la realizzazione di bagni in area portuale (inutili per le barche in transito in quanto in quella banchina mai è stato fatto ne mai si farà un ormeggio per un transito) sia stata scelta quella zona priva di fognatura a meno che, secondo maldicenze che circolano al porto, la scelta sia stata dettata dal fatto che quasi di fronte al nuovo manufatto vi sia ormeggiata la barca di un Assessore. Però queste, ripeto, sono solo voci che riporto per sentito dire ma sicuramente non sarà questo il motivo. “Non possiamo rischiare che i diportisti scelgano altri punti di approdo” cosi recitava qualche mese fa il ns. Assessore al porto E. Campagnolo.
Con l’importo di circa € 248.000 (finanziamento Regionale del giugno 2021), si sarebbe potuta sistemare la sede degli amici del molo e realizzare là i nuovi bagni essendo presente la fognatura, come a suo tempo suggerii all’Assessore Campagnolo. Con la rimanenza del finanziamento pari a circa € 90.000 si sarebbero potuti eseguire altri vari lavori al porto: quali la rimessa in funzione della colonnina della ricarica elettrica fuori uso dal giugno 2021; la sistemazione degli ormeggi nella darsena N.Bixio sommersi dal fango trasportato dalle piene, e magari allungare il pontile nell’avamporto in modo da recuperare altri due posti barca. Ora, è ovvio, non potendo esserci bagni senza fognatura, in tutta fretta verrà fatta o, è già stata fatta, una ulteriore gara per la realizzazione della fognatura per il collegamento dei nuovi bagni alla rete fognaria esistente con altre somme da spendere che, invece, potevano essere impegnate diversamente e ritardo nella fruibilità dei servizi igienici.
Siamo alle solite di totale mancanza di conoscenza dei problemi e la scarsa capacità di programmazione della giunta Olivetti, in particolare dell’assessore al porto. Esempio evidente è stata la demolizione del ponte Garibaldi che poteva non essere demolito come poi dimostrato dai carichi che ha sostenuto nel corso dei lavori per la realizzazione della passerella, che con un ritardo di 8/9 mesi alla sua apertura è costata qualche centinaia di migliaia di euro. Si sarebbe dovuto lasciarlo pedonale e ciclabile e decidere poi per la sua demolizione una volta che fosse pronto il nuovo progetto,che ad oggi nonostante proclami strombazzati su giornali e sui social, non si vede. In compenso però si incomincia a prendere in considerazione la demolizione del ponte 2 Giugno dopo aver abbandonato la soluzione ‘’martinetti’’.
In una azienda privata dirigenti che operano in siffatto modo sarebbero già stati mandati a casa.
da: Ing. Mauro Rognoli
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